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Attualità | 20 marzo 2025, 17:11

L'ultimo saluto ad Aldo Cerot Marello, campione e testimone del territorio [FOTO E VIDEO]

Una folla contenuta a malapena nella chiesa della sua Revigliasco. I ricordi della famiglia e degli amici

Alcuni momenti dell'abbraccio ad Aldo Cerot Marello

Alcuni momenti dell'abbraccio ad Aldo Cerot Marello

Erano davvero in tanti oggi a salutare Aldo "Cerot" Marello. Il sole e il cielo terso hanno accompagnato l'ultimo viaggio di un campione dello sport, della musica, della cultura e del territorio.

 Cantore di un Piemonte dalle radici solide e tenaci, amante della sua Revigliasco che oggi gli ha tributato un caloroso addio.

Giovani, meno giovani, amici di vecchia data e delle sue tante anime, compagni di avventura del mondo del tamburello e della musica a portare il loro calore e amicizia alle figlie Ilaria ed Erika (consigliera comunale  di Revigliasco) e al fratello Giorgio. Una folla già fuori dalla casa di Marello in via Roma che poi ha accompagnato il feretro verso la chiesa parrocchiale dove ad attenderlo, oltre ai parroci don Marco Andina e don Pierino Torchio, l'Associazione nazionale Polizia di stato.

A salutarlo anche il campione Massimo Berruti, asso del Balon e ambasciatore dello sport piemontese, l'amico di sempre Mimmo Basso, attuale presidente provinciale della Federazione italiana palla tamburello e compagno di squadra negli Anni 70. "Eravamo sempre insieme e venerdì alla presentazione della Stagione, lo ricorderemo come merita", il cantautore Piero Montanaro "Aldo è stato mio compagno di collegio alla Fulgor di Asti, nei primi anni '60 e poi, nel 1989, coautore di una delle mie più belle canzoni del mio repertorio, Notte di collina". 

Ricordi e manifestazioni di stima e affetto dal sindaco di Revigliasco, Giuseppe Contorno, da amici che, nel corso della funzione, hanno rievocato le loro storie con Aldo. Le figlie hanno voluto ringraziare tutti e Ilaria ha letto uno stralcio dell'intervista realizzata al papà dalla rivista Astigiani, per la rubrica "Confesso che ho vissuto".

Cordoglio dall'Asd di Cremolino e di Portacomaro, dalla famiglia della Sacra rappresentazione della Natività revigliaschese, dalla Proloco e Comune di Castellero, dall'associazione ex allievi Fulgor e Oblati di San Giuseppe.

"Abbiamo scelto la pagina del Vangelo sul turbamento degli Apostoli al tempo dell'Ultima cena - spiega il parroco don Andina - un turbamento che ora è nelle persone che amavano Aldo. All'improvviso il suo cuore ha ceduto. Le parole di Gesù non valgono solo per gli apostoli: non lasciatevi dominare dall'inquietudine. Gesù sapeva di andare verso la morte sfociata nella Resurrezione".

Il parroco ha ricordato la partecipazione sempre attiva di Aldo Marello nella vita della comunità. "Anche domenica scorsa è stato uno dei lettori. Ricordava sempre la sua formazione alla Fulgor come un momento di formazione umana e cristiana. Ha avuto una vita piena di soddisfazioni, ma anche tanti momenti difficili", ha detto il parroco ricordando il brutto incidente e la morte della moglie Grazia.

E allora ciao Cerot e grazie per quello che hai saputo fare per questo territorio che saprà ricordarti e onorarti come meriti.

Betty Martinelli

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