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Attualità | 20 marzo 2025, 12:12

"Difendiamo il settore vitivinicolo piemontese dai dazi": i consiglieri regionali Pd Isnardi e Calderoni presentano un ordine del giorno

I consiglieri chiedono l'istituzione di un tavolo di crisi regionale con le associazioni di categoria

"Difendiamo il settore vitivinicolo piemontese dai dazi": i consiglieri regionali Pd Isnardi e Calderoni presentano un ordine del giorno

"I dazi annunciati dagli Stati Uniti rappresentano una minaccia gravissima per il settore vitivinicolo piemontese, che costituisce un pilastro dell’economia delle nostre province e di tutta la regione. È indispensabile che la Giunta regionale si attivi immediatamente, in collaborazione con il Governo nazionale e l’Unione Europea, per scongiurare questa prospettiva e tutelare le nostre eccellenze".

Così i consiglieri regionali del Partito Democratico di Cuneo e Asti, Mauro Calderoni e Fabio Isnardi, a margine della presentazione di un ordine del giorno che impegna la Regione a intervenire con determinazione sulla questione. L’annuncio del presidente statunitense Donald Trump circa l’introduzione di dazi fino al 200 per cento sui vini europei, infatti, rischia di avere conseguenze devastanti per le imprese piemontesi.

"Parliamo di un comparto che esporta una quota significativa della propria produzione proprio verso il mercato americano – sottolineano i consiglieri dem – e che, con l’eventuale applicazione di queste tariffe, vedrebbe messa a rischio la competitività di vini simbolo del nostro territorio come Barolo, Barbaresco e molte altre etichette d’eccellenza". 

L’ordine del giorno presentato dai consiglieri del Partito Democratico impegna la Giunta regionale ad attivarsi con urgenza presso il Governo, in particolare con il Ministro dell’Agricoltura e il Ministro degli Esteri, affinché l’Italia assuma una posizione decisa nei negoziati con l’amministrazione statunitense e sostenga l’esclusione dei prodotti vitivinicoli dalle controversie commerciali. "Inoltre – proseguono Calderoni e Isnardi – chiediamo l’istituzione di un tavolo di crisi regionale permanente con le associazioni di categoria, per monitorare l’evoluzione della situazione e prevedere misure di compensazione per le aziende che dovessero subire danni. Allo stesso tempo, è fondamentale investire sulla promozione internazionale e sulla diversificazione dei mercati, puntando con decisione su aree emergenti come l’Asia, il Sudamerica e l’Africa». «L’allarme lanciato da Federvini è chiaro: le conseguenze di questi dazi sarebbero devastanti non solo per le aziende vitivinicole, ma per l’intero tessuto economico e occupazionale delle nostre province. Non possiamo permettere che anni di lavoro, qualità e tradizione vengano messi a rischio da una guerra commerciale. La Regione faccia la sua parte, e lo faccia subito", concludono i consiglieri del Partito Democratico.

Cs

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