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Attualità | 20 marzo 2025, 13:00

Asti legge i nomi delle vittime di mafia: la memoria che si fa voce [FOTO E VIDEO]

Nella Giornata della Memoria e dell’impegno, studenti e cittadini hanno riempito piazza San Secondo per ricordare chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata

Le immagini della cerimonia di questa mattina negli scatti di Efrem Zanchettin

Le immagini della cerimonia di questa mattina negli scatti di Efrem Zanchettin

Questa mattina, in piazza San Secondo, si è svolta la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera Asti. Un evento che, come ogni anno, ha visto la partecipazione di tanti cittadini. membri delle Istituzioni e, soprattutto, di numerosi studenti degli istituti scolastici della città.

L’elenco delle vittime è stato letto uno dopo l’altro, in un lungo e toccante momento di memoria collettiva. Sono stati molti coloro che hanno prestato la propria voce per ricordare i martiri degli omicidi mafiosi e delle stragi che hanno segnato la storia del nostro Paese. Un gesto simbolico, ma carico di significato: dietro ogni nome pronunciato c’è una storia, un dolore, un’esistenza spezzata dalla violenza della criminalità organizzata.

A coordinare la manifestazione astigiana sono stati i referenti di Libera Asti, Gionata Borin e Simone Barbiero, che hanno ribadito l’importanza di trasformare il ricordo in un impegno concreto per la legalità.

Libera Asti, da anni impegnata nella sensibilizzazione e nella diffusione della cultura della legalità sul territorio, ha ribadito l’importanza di questa giornata come occasione per rinnovare il proprio impegno contro ogni forma di mafia. Oltre alla cerimonia in piazza, l’associazione porta avanti numerose iniziative durante tutto l’anno: incontri nelle scuole, percorsi educativi sulla legalità e progetti di riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

La città di Asti, ancora una volta, ha dimostrato di non voler dimenticare, di voler dare un significato concreto alla memoria, trasformandola in azioni quotidiane di impegno civile. Perché il ricordo delle vittime di mafia non sia solo un elenco di nomi letti una volta all’anno, ma una spinta costante verso la giustizia e la legalità.

La giornata nazionale a Trapani

L’edizione 2025 della manifestazione nazionale si terrà a Trapani, un territorio carico di storia e cultura, ma anche di sfide significative. questi luoghi, spesso segnati dalla presenza di forze criminali, sono al contempo fucine di speranza e resistenza. C’è chi dice che la mafia è nata nel Trapanese o, comunque, qui ha radici profonde. Se da sempre Cosa Nostra ha saputo sintetizzare passato e futuro, tradizione e modernità, violenza ancestrale e bestiale, imprenditoria, a Trapani e nella sua provincia questo accade da decenni, praticamente da sempre. Perché qui Cosa Nostra ha costruito le sue vocazioni, da qui è partita per esportare il suo modello oltre oceano.

"Trapani è stata scelta per ospitare questa edizione perché è una terra profondamente segnata dalla mafia, ma anche da un costante desiderio di riscatto- si legge nel documento - Qui Cosa Nostra ha costruito le sue reti, intrecciandosi con politica, economia e istituzioni, ma è anche il luogo dove sono nate storie di coraggio e di lotta. Da Giovanni Falcone e Rocco Chinnici, che mossero qui i primi passi della loro carriera, alle vittime innocenti della strage di Pizzolungo, fino a chi ha sfidato il potere mafioso, come il giornalista Mauro Rostagno o il magistrato Gian Giacomo Ciaccio Montalto.

Negli anni, il movimento antimafia ha saputo rinnovarsi e rafforzarsi, dalla tutela dei beni confiscati al supporto alle donne che si sono sottratte al controllo mafioso, fino alla creazione di nuovi strumenti educativi come "Extra Libera", uno spazio multimediale dedicato alla memoria delle vittime"

Ma quella di Asti non è stata l’unica iniziativa in provincia. Sabato scorso, 15 marzo, Moncalvo ha ospitato un evento dedicato a Cascina Graziella, bene confiscato alla mafia, con la proiezione del film La vita rubata, ispirato alla storia di Graziella Campagna, e con interventi sulle attività di riqualificazione della struttura.

Questa mattina, invece, alle 10, a Canelli, in piazza Garibaldi, si è svolta una lettura pubblica dei nomi delle vittime della mafia, unendosi idealmente al momento di raccoglimento che si teneva ad Asti. Contestualmente, a Nizza Monferrato, si è svolto l’evento Vento di libertà: Musica e parole per la legalità, con l’inaugurazione dell’Area della Legalità e la posa di una targa in memoria di Marcello Musso, il magistrato astigiano noto come il “pm contadino”, strenuo difensore della giustizia.

Infine, a Castelnuovo Don Bosco, la Giornata della Memoria è diventata un passo fondamentale per la nascita del nuovo Presidio di Libera "Libera Castelnuovo". Gli studenti coinvolti nel percorso hanno avuto il compito di scegliere a quale vittima innocente intitolare il presidio, un gesto simbolico che rappresenta un ponte tra la memoria e l’impegno attivo delle nuove generazioni.

La provincia di Asti ha dimostrato, ancora una volta, di non voler dimenticare e di essere una comunità che rifiuta l’indifferenza, schierandosi dalla parte della giustizia e della legalità.

Alessandro Franco

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