Firmato oggi il protocollo d'intesa tra la Prefettura di Asti, le forze dell'ordine locali (Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza) e la Federazione Italiana Tabaccai (FIT), al fine di incrementare la sicurezza nelle tabaccherie della provincia attraverso l'adozione di sistemi di videosorveglianza, con l'obiettivo di prevenire e contrastare la criminalità.
“La sottoscrizione di questo protocollo rappresenta un passo fondamentale nel rafforzamento di misure di sicurezza di tutti gli esercizi commerciali, in particolare per le tabaccherie, che da anni sono al centro delle dinamiche di sicurezza urbana”, ha affermato il commissario straordinario della FIT, Enrico Anarratone.
Una priorità, dunque, per la categoria dei tabaccai, sempre più esposta a rischi a causa della diversificazione dei servizi offerti nei propri esercizi e per la presenza di denaro contante.
“Insieme alle forze dell'ordine stiamo cercando di fare il massimo per quanto riguarda la sicurezza di questa città e di questa provincia - ha dichiarato il prefetto Claudio Ventrice - Questo è l'ennesimo protocollo che abbiamo fatto. Mi premeva farlo perché quella dei tabaccai è una federazione importante, che nell'arco del tempo è cambiata tantissimo. Io ricordo 20 anni fa quando si diceva sali e tabacchi, nelle tabaccherie si prendevano sigarette e sali”.
Oggi, proprio a causa dell’aumentare dei servizi, si è aperto uno sportello alla microcriminalità, un fenomeno in crescita nelle piccole e medie città, che occorre contrastare attraverso una collaborazione con le forze dell’ordine.
“La sicurezza zero non esiste più - ha proseguito il Prefetto - Oggi purtroppo dobbiamo aiutarci con delle soluzioni alternative, soprattutto la videosorveglianza, che aiuta tantissimo le forze dell'ordine nell'individuare le persone che commettono questi reati, queste rapine, perchè da soli non ce la facciamo. Oggi sono tanti i servizi, dalla partita di calcio alla manifestazione, al controllo degli obiettivi sensibili, insomma sono tanti i servizi a cui sono chiamate le forze dell'ordine, per cui è necessario che ci sia una sicurezza alternativa, cioè fare uso delle telecamere che ci aiutano tanto a salvaguardare, a individuare quanto meno gli autori di questi reati”.
Il protocollo, infatti, prevede che i tabaccai aderenti, dotati di telecamere compatibili, possano connettersi tramite un software alle sale operative della Questura e dei Carabinieri. Premendo un pulsante, le forze dell'ordine possono visualizzare in tempo reale ciò che accade all'interno dell'esercizio, facilitando un intervento più rapido e consapevole.
L’adesione necessita di una spesa da parte dei tabaccai, spiega il Prefetto Ventrice, con un canone di 28 euro al mese da pagare e poi una tassa di circa 500 euro da dare alle società per l'installazione del software. Un costo che, però, potrà mettere in sicurezza la vita delle persone.
La firma odierna, dunque, si pone nell’ambito di un percorso teso ad incentivare concrete azioni di collaborazione tra imprese e Forze di Polizia per rafforzare la sicurezza partecipata ed aumentare la percezione di sicurezza utilizzando le potenzialità della migliore tecnologia a disposizione.
“Siamo veramente molto contenti di questi protocolli di legalità - ha dichiarato il questore Marina Di Donato - Sono strumenti che abbiamo proprio visto sul campo essere essenziali nel creare quella quel clima poi di umiltà, di visione che tanto fa perché, come diceva giustamente il prefetto, siamo una realtà serena, ma siamo una realtà dinamica, gli scenari cambiano in continuazione e quindi insomma partecipare tutti è fondamentale”.
Con la sottoscrizione dell’odierno Protocollo la FIT si assume, inoltre, l’impegno di promuovere presso i propri aderenti la diffusione di sistemi di videosorveglianza e di sicurezza capaci di interagire con gli apparati esistenti presso le centrali operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, favorendo l’installazione di sistemi di sicurezza passiva, quali casseforti, blindature e sistemi di allarme antintrusione.
Questa intesa prevede una durata di tre anni ed entrerà in vigore dopo 60 giorni dalla sua sottoscrizione.