In occasione della Giornata mondiale dell'acqua, che si celebrerà il 22 marzo è fondamentale riflettere sull'importanza cruciale di questa risorsa per la vita e per il futuro del nostro pianeta.
Una risorsa data spesso per scontata e sulla quale non ci poniamo troppe domande. Siamo andati a trovare Michael Vitello, sindaco di Isola dìAsti e presidente dell’Acquedotto Valtiglione, che ci ha raccontato le sfide e le dinamiche che caratterizzano la gestione del servizio idrico integrato in 34 comuni, di cui 26 sono soci dell’azienda.
Il sindaco di Isola e presidente Acquedotto Michael Vitello
I comuni serviti
I comuni serviti dall'acquedotto Valtiglione sono: Agliano Terme, Azzano d'Asti, Belveglio, Bruno, Calamandrana, Calosso, Castagnole delle Lanze, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castel Rocchero, Cerro Tanaro, Coazzolo, Cortiglione, Costigliole d'Ast,i Fontanile, Incisa Scapaccino, Isola d'Asti, Maranzana, Moasca, Mombaruzz,o Mombercelli, Mongardino, Montaldo Scarampi, Montegrosso d'Asti, Quaranti, Rocca d'Arazzo, Rocchetta Tanaro, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra, Vigliano d'Asti, Vinchio.
L’Acquedotto Valtiglione è una SPA pubblica che opera in un contesto complesso, dove la fine della concessione del servizio idrico nel 2030 rappresenta una sfida cruciale.
Vitello ha sottolineato: “Abbiamo due strade: o riusciamo a fare un gestore unico tutto pubblico, che è una sfida importante, di cui si sta già parlando da anni, ma alla fine non si è ancora concretizzato nulla, oppure siamo obbligati a fare una gara aperta, dove possono partecipare tutti, da tutta Europa”.
Questa seconda opzione potrebbe significare la perdita di un nodo importante per il territorio, con il rischio di vedere “un grosso gruppo che arriva, compra tutto, e quindi non avremo più la possibilità di avere un’interlocuzione diretta”.
Il settore idrico spesso trascurato, perché?
Il presidente ha evidenziato come il settore idrico sia stato spesso trascurato, nonostante la sua importanza fondamentale: “Sicuramente è un settore che per anni è stato un po’ nell’ombra, mai sotto interesse reale per vari motivi, anche perché gli investimenti qua sono lenti, si vedono dopo tanti anni, non ha un ritorno diretto. Questo ha portato a una mancanza di attenzione verso l’utente finale, che invece dovrebbe essere al centro delle politiche di gestione".
Vitello ha spiegato il complesso meccanismo di regolamentazione da parte di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che monitora la qualità tecnica e contrattuale del servizio: “Arera, se i dati sono positivi rispetto ai parametri che ha, dà una premialità, dà dei soldi. Se quei dati invece non sono positivi, dà delle penalità, fa pagare delle multe”.
La tariffa dell’acqua, ha chiarito Vitello, non serve solo per coprire il costo dell’acqua stessa, ma per finanziare l’intero servizio: “La bolletta è l’acqua che si paga, a differenza di cosa si pensa, non serve per pagare l’acqua, ma tutto il servizio, perché l’acqua è gratis, costa tutto il servizio che serve, l’energia elettrica, i lavori fatti, che servono per prendere l’acqua e portarla nel rubinetto”.
La gestione dell’Acquedotto Valtiglione (che conta 30 dipendenti), è autonoma, con un Consiglio di Amministrazione (CDA) e un’assemblea dei soci composta dai comuni. Vitello ha precisato che i soci non possono intervenire direttamente nella gestione finanziaria: “Il socio pubblico, per legge, non può intervenire per sostegno finanziario. Può solamente intervenire per un aumento di capitale dovuto a investimenti, potenzialmente”.
Infine, Vitello ha condiviso la sua esperienza personale, sottolineando l’importanza dello studio e della preparazione nel ruolo di presidente, ma anche in quello di sindaco: “Quando sono stato eletto ho messo in aspettativa tutto, ho fatto quello a tempo pieno, dall’inizio. L’assessore Gabusi mi aveva detto una cosa importante: devi studiare. Un minuto dopo che sei eletto devi studiare, perché se non studi ti prendono un po’ tutti in braccio”.