Attualità - 16 marzo 2025, 07:35

Sabato e domenica prossimi le giornate FAI di primavera ad Asti: un viaggio tra storia, cultura e industria

Un weekend alla scoperta dei tesori nascosti della città e del Monferrato. In tutta Italia aperti più di più di 750 luoghi speciali grazie all'impegno di volontari e studenti

Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, l'evento nazionale che ogni anno apre le porte di luoghi solitamente inaccessibili al grande pubblico, permettendo ai visitatori di scoprire il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Organizzate dal Fondo per l'Ambiente Italiano ETS, le Giornate FAI coinvolgono oltre 400 città e offrono l'opportunità di visitare più di 750 luoghi speciali grazie all'impegno di volontari e studenti.

Asti partecipa con tre aperture d'eccezione: il Collegio dei Barnabiti, lo stabilimento O-I Glass e l'Istituto Madonna delle Grazie a Nizza Monferrato. Tre luoghi diversi tra loro, ma accomunati da una storia affascinante e dal legame con il territorio.

Il Collegio dei Barnabiti: da scuola a hub culturale

Un tempo centro educativo e culturale di primaria importanza, il Collegio dei Barnabiti ha attraversato secoli di trasformazioni. Nato come sede delle prime scuole secondarie laiche della città e delle prime istituzioni culturali pubbliche, è stato in seguito riconvertito in uffici giudiziari, ricovero per invalidi di guerra e studentato. Oggi, grazie alla Fondazione Giovanni Goria, ha ripreso la sua vocazione culturale con "Memoria Futura", un innovativo hub che ospita dieci diverse associazioni. La visita offrirà non solo un viaggio nella storia del luogo, ma anche la possibilità di scoprire le nuove iniziative che animano questo spazio. E, chissà, potrebbero esserci sorprese ad attendere i visitatori. 

O-I Glass: l'evoluzione della vetreria astigiana

Asti vanta una tradizione industriale significativa e lo stabilimento O-I Glass ne è un simbolo. Fondato nel 1906 come Vetreria Operaia Federale, ha attraversato l'epoca della grande industrializzazione ed è oggi uno degli stabilimenti più avanzati d'Italia nel settore del vetro. Con due forni e sei linee di produzione, produce circa 350 milioni di bottiglie all'anno, utilizzando vetro riciclato per il 70% delle materie prime. Durante la visita, oltre a un'introduzione storica curata dai volontari FAI, sarà possibile osservare da un passaggio protetto l'intero ciclo produttivo, dalla colata di vetro fuso alla formazione delle bottiglie.

La fabbrica di Asti, ormai inglobata nella città, fu ricostruita ex novo nel 1989 come A.V.I.R. nella frazione di Quarto, quando con l’evolversi dei tempi e della società, la realtà industriale non poteva più conciliarsi con la vita cittadina. Lo stabilimento di Asti, acquisito dal gruppo Owens Illinois (O-I Glass) nel 1997,  ha festeggiato il suo centenario nel 2006. Rimodernato con l’aggiornamento tecnologico dei forni, ora di ultima generazione, impiega circa 210 persone e produce circa 350 milioni di bottiglie all’anno, utilizzando vetro riciclato per circa il 70 percento delle sue materie prime.

La visita sarà preceduta da un momento durante il quale i Volontari FAI ripercorreranno la storia dell'azienda a partire dalle vicende che hanno determinato la nascita dello storico stabilimento di Corso Cavallotti in Asti. Successivamente personale tecnico aziendale illustrerà il ciclo della lavorazione. La zona produttiva sarà osservabile da un passaggio protetto che permetterà la visione dell'intero ciclo di produzione, a partire dalle gocce di vetro fuso che fuoriescono dai forni, alla formazione delle bottiglie ed alle fasi successive, fino all'impacchettamento del prodotto finito. La visita sarà inoltre l'occasione per alcune considerazioni sull'importanza della corretta raccolta differenziata dei rifiuti.

L'Istituto Madonna delle Grazie: tra fede e tradizione educativa

A Nizza Monferrato, l'Istituto Madonna delle Grazie rappresenta un crocevia tra storia religiosa e formazione. Il complesso comprende il Santuario, l'ex convento, le aule scolastiche e il Sacro Cuore, offrendo un affascinante viaggio tra spiritualità e cultura. Qui visse Santa Maria Mazzarello, cofondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e proprio nella sua cameretta si custodiscono le memorie di un'epoca in cui le prime suore salesiane si preparavano a partire per l'America Latina .La storia della casa di può dire che inizi da qui nel lontano XIII° sec. Santuario mariano molto amato dai nicesi e dalla famiglia salesiana, luogo di pellegrinaggi, di preghiera, di fenomeni mistici e di miracoli. Ristrutturato più volte, ampliato, oggi contiene dipinti del Dalle Ceste e di pittori locali, una Statua dell'Ausiliatrice dono di Don Bosco, e un organo del 1900 di Carlo Bossi, più volte restaurato, nel 1978 ampliato ed elettrificato, raggiungendo le attuali 2000 canne. La cameretta di Madre Mazzarello è il cuore pulsante della struttura. È la camera dove la santa ha vissuto gli ultimi anni della sua vita: dal 3 febbraio 1879 al 14 maggio 1881. Sono stati anni intensi per la storia dell'Istituto: anni di espansione con le prime suore partite per l'America Latina nel 1877, anni di consolidamento, con l'apertura di nuove opere.

Per gli iscritti al FAI, sarà possibile accedere alla Chiesa del Sacro Cuore e alla Sala della Memoria, un'esperienza esclusiva che porterà alla scoperta di reliquie, manufatti e documenti legati alla presenza salesiana nel Monferrato. Prima dell'acquisto da parte di Don Giovanni Bosco nel 1877 vi si alternano tre famiglie francescane: i Minori Amadeiti, i Minori Osservanti e infine i frati Cappucini. Dal 1879 diviene la Casa-madre delle Figlie di Maria Ausiliatrice. La Chiesa del Sacro Cuore è stata voluta da Madre E. Roncallo, Consigliera generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, per le ragazze esterne (alunne, ex allieve e oratoriane). Negli anni '90 è stata ristrutturata per costruire aule al piano superiore, mentre il piano inferiore è rimasto un luogo di preghiera e di memoria. La Sala della Memoria conserva oggetti che ricordano la presenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Nizza M.: manufatti, ricordi, oggetti provenienti dal mondo salesiano, reliquie, ecc. L'Osservatorio meteorologico, voluto nel 1891 dal salesiano Don C. Bretto, come complemento per le studentesse delle scuole secondarie, era munito di strumenti all'avanguardia; attivo fino agli anni '60-'70 inoltrava i dati a Torino e a Roma presso l'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.

Un viaggio tra passato e futuro

Le Giornate FAI di Primavera rappresentano un'occasione imperdibile per riscoprire il patrimonio storico, culturale e industriale di Asti e del suo territorio. Grazie all'impegno dei volontari e degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico "Francesco Vercelli", le visite saranno arricchite da racconti e approfondimenti che renderanno ancora più coinvolgente l'esperienza.

L'elenco completo dei luoghi visitabili e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito ufficiale www.giornatefai.it. Si consiglia di verificare giorni e orari di apertura, oltre a eventuali variazioni dovute alle condizioni meteo. 

Un weekend di cultura e bellezza attende gli astigiani e tutti gli appassionati di storia e tradizioni.

Redazione