Con grande rammarico, gli organizzatori comunicano l’annullamento della presentazione del libro "Il mio nome è Balbir" di Marco Omizzolo, prevista per oggi, sabato 15 marzo, presso la Biblioteca Giorgio Faletti di Asti. La causa è l’improvvisa indisposizione dell’autore, che ha costretto a rimandare l’evento a una data successiva.
L’incontro, organizzato dal Coordinamento di Libera Asti e dalla Biblioteca Giorgio Faletti, avrebbe dovuto accendere i riflettori sul fenomeno del caporalato e dello sfruttamento lavorativo, temi al centro del libro. Omizzolo, sociologo e ricercatore esperto di migrazioni e diritti dei lavoratori, avrebbe raccontato la storia vera di Balbir Singh, un bracciante indiano che per sei anni ha vissuto in condizioni di schiavitù nell’Agro Pontino, trovando poi il coraggio di ribellarsi e lottare per la propria dignità.
Il libro, edito da ins. editore, è un racconto di forte impatto narrativo, frutto di anni di ricerca e di esperienze dirette dell’autore, che si è infiltrato tra i braccianti sfruttati e ha seguito da vicino le dinamiche del caporalato. L’evento avrebbe anche offerto l’occasione per riflettere sulla presenza di questo fenomeno nel territorio piemontese e astigiano.
Gli organizzatori si scusano per il disagio causato dal breve preavviso e assicurano che l’appuntamento verrà riprogrammato non appena possibile.