Di ordinario degrado, abbandono rifiuti, immondizia per la strada, sulle pagine di questo giornale abbiamo parlato tanto. In un paese civile non si sprecherebbero fiumi di inchiostro per delle ovvietà. Purtroppo non si può definire civile chi, in via Scotti, zona sud della città di Asti, ha lasciato per terra (anzi pare lo faccia sistematicamente), borse su borse con, all'interno, i rifiuti più disparati: dalle bottiglie di vetro ai gusci di noccioline.
Tutti insieme, anche dentro a borse utilizzate solitamente per il trasporto surgelati. E i cassonetti davanti ai quali sono state lasciate le borse con l'immondizia sono tutt'altro che pieni. Anzi in via Scotti, angolo via Fleming, sono stati aumentati. Uno scenario desolante che riporta in auge la raccolta differenziata e la (a volte contestata) raccolta verticale partita proprio dalla zona sud e che sarà estesa al resto della città nell'arco di tre anni.
Entro fine 2025 si dovrebbe partire in centro e poi, man mano, a tutta la città, appunto nell'arco del 2027. Un costo importante per Asp e un bando per trovare una nuova azienda che se ne occuperà. Così come avvenuto per la zona sud, partiranno anche corsi e incontri per il corretto utilizzo dei cassonetti.
Presto fototrappole e telecamere in zona
Non nega gli abbandoni il presidente dell'Asp Fabrizio Imerito che conferma un lavoro a tutto campo anche con il nuovo assessore al Decoro urbano, Marco Galvagno e annuncia l'arrivo di fototrappole e telecamere, soprattutto nella zona di via Scotti perché episodi di questo tipo sono stati segnalati più volte. "Un punto critico - conferma Imerito - con diverse segnalazioni. Un 'abbandonatore seriale'. Spiace dirlo ma in alcuni casi serve la repressione e la tecnologia ci aiuterà. Vogliamo aumentare anche il controllo dei nostri ispettori ambientali, d'accordo con il Comune".
Fabrizio Imerito, pres. Asp
Promossa o bocciata?
La raccolta verticale, secondo il Customer care di Asp, è promossa ma non a pieni voti, totalizzando un 7,1 e, con le segnalazioni ricevute, per l'estensione a tutta la cittàsubirà qualche modifica.
"Stiamo ragionando sulle aperture dei cassonetti più grandi- spiega Imerito, ma non bisogna esagerare, altrimenti si butta all'interno qualsiasi cosa. In troppi quando buttano la carta, ad esempio, non tagliano i cartoni, idem per la plastica. A Torino i contenitori verticali hanno solo dei buchi perché si dovrebbero schiacciare le bottiglie".