Quarant'anni nel pieno dell'attività e creatività.
Il Parco Paleontologico Astigiano si appresta a celebrare i 40 anni della Riserva Naturale di Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande, situata nel territorio di Asti.
A fare da corollario un programma di eventi presentati oggi dal commissario Marco Maccagno, il direttore Graziano Delmastro e Alessandra Fassio, responsabile delle attività didattiche del Museo dei Fossili e delle Aree Naturali Protette.
Patrimonio culturale del territorio
"Grazie alle prospettive di questa particolare area, interprete di un territorio, si arriva a questo compleanno. Un grande patrimonio culturale che si è evoluto. Quaranta lunghi anni in cui si è cresciuti nello studio e nella valorizzazione", sottolinea il commissario. E' di qualche giorno fa il decreto di adozione del Piano naturalistico, nato dal grande lavoro degli uffici del Parco, che oltre a fotografare le specificità della Riserva indica le attività consentite e da sviluppare"
Un grande lavoro di squadra che sarà celebrato con eventi e riflessioni, grazie anche ai tanti volontari ed esperti. Dopo la nascita ufficiale nel 1985 e la difficile convivenza con la discarica di Valle Manina (chiusa nel 1993), nel 2003 ha triplicato la superficie, raggiungendo i 930 ettari e unendo ai territori di Asti quelli di Settime, Cinaglio e Camerano Casasco (Valle Grande)
"Un patrimonio unico per implementare il turismo che non è fatto solo di enogastronomia, un unicum nazionale", sottolinea il commissario.
Alessandra Fassio, paleontologa e comunicarti e de Parco ricorda che il 25 marzo 1985 nasce il Parco.
"Ogni anno migliaia di bambini visitano la riserva naturale. Nel 2013 con l'apertura al Michelerio si è arrivati a 3mila bambini, per poi, post COVID, arrivare a 5mila". Con le sue conchiglie racchiuse negli affioramenti protetti dal bosco, la Riserva racconta la storia lontana del Mare Padano (5,4-2,6 milioni di anni fa). Già meta nel Settecento di ricercatori e studiosi di tutto il mondo, ha conservato per lungo tempo anche resti di mammiferi marini e terrestri.
Il programma
MARTEDI 25 MARZO
Sala Pastrone, dalle 10
Conferenza 40 anni tra i fossili: dalla discarica di Valle Manina alla Riserva Paleontologica unica in Italia
Saluti istituzionali: Marco Maccagno, commissario straordinario del Parco Paleontologico Astigiano.
Marta Zunino, funzionaria paleontologa della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo.
Intervengono
Alessandra Fassio, responsabile didattica e comunicazione del Parco Paleontologico
Astigiano, naturalista paleontologa:
"I numeri della Riserva: esperienze e risultati dell'attività didattica".
• Luigi Berzano, sociologo e parroco di Valleandona:
"Vocazione del territorio: fossili o rifiuti?".
Laura Nosenzo, giornalista e scrittrice:
"Il caso della discarica di Valle Manina: bugie e verità".
Sara Vazzola, tecnico dell'Arpa di Asti:
"Monitoraggio dell'acqua nel Rio Andona".
Giulio Pavia, paleontologo:
"Importanza della Riserva e del Museo dei Fossili".
Gianfranco Miroglio, primo presidente dell'Ente Parchi e Riserve dell'Astigiano:
"I passi iniziali per la salvaguardia e promozione dell'area protetta".
Mario Amerio, ex consigliere regionale e abitante di Montegrosso Cinaglio:
"Dalla legge regionale sulla Riserva allo sviluppo del territorio".
Piero Damarco, paleontologo:
"Alla scoperta dei fossili e del mastodonte di Ca' dei Boschi".
Rocco Gennari geologo, Dipartimento Scienze della Terra Università di Torino:
"Le ultime ricerche scientifiche sugli affioramenti fossiliferi".
• Michelangelo Bisconti, cetologo:
"Risultati delle ricerche sui cetacei fossili dell'area valleandonese".
Graziano Delmastro, direttore del Parco Paleontologico Astigiano:
"Progetti attuali e futuri per una maggiore sicurezza e valorizzazione di Valle Botto".
Domande e osservazioni dal pubblico.
Conclusioni: Marco Maccagno.
Modera il giornalista Beppe Rovera.
Ingresso libero.
VENERDI 30 MAGGIO
Museo Paleontologico, dalle 17
Inaugurazione Mostra Temporanea Carlo Ludovico Allioni e i fossili storici della Valle Andona
Geodiversità e aspetti scientifici nell'antica collezione del celebre naturalista piemontese.
A seguire:
Presentazione libro Labor mirabilis con l'autore Vittorio Pane, geologo e curatore del Museo Geologico Sperimentale del C.A.I. Sezione di Giaveno (Torino).
Ingresso libero.
La mostra resterà aperta fino al 31 ottobre 2025.
SABATO 5 LUGLIO
Museo Paleontologico, alle 21
POESIE E SPARTITI TRA I FOSSILI Notte al Museo
Componimenti di Andrea Figari, musiche con Andrea Bertino, violinista.
Ingresso a pagamento.
SABATO 20 SETTEMBRE
Riserva Naturale di Valle Botto, ore 16
Inaugurazione Il nuovo affioramento nel bosco
Escursione guidata dagli esperti del Parco Paleontologico Astigiano.
Ingresso libero.
DA OTTOBRE PER L'ANNO SCOLASTICO 2025-2026
Concorso di disegni
Con me non ti perdi!
Le scuole primarie inventano le immagini per la creazione della Segnaletica dei bambini in Riserva.
Graziano Delmastro direttore del parco: "Noi piemontesi siamo pionieri ma a volte non lo spieghiamo bene. Nel 1978 è nato il primo Parco regionale in Piemonte e ora ne abbiamo 55".
"La città di Asti ha 4 aree protette nel suo territorio ma ha la minor superficie di area tutelata, 45 chilometri quadrati su oltre 1500, molto distanti dalla media nazionale", continua Delmastro.
Alla presentazione degli eventi era presente anche il professor Luigi Berzano, in prima linea a Valle Andona ai tempi della discarica di Valle Manina.
"Il centinaio degli abitanti si è trovato dalla chiusura di una discarica e l'area naturale. Nell'impossibilità di fare un'altra discarica Asti è stata obbligata alla raccolta differenziata", spiega il sociologo.