Siamo alle soglie della primavera ma – per il meteo - è già tempo di bilanci. Più che inverno, quello passato per il Piemonte, è stato un autunno prolungato. Poca neve in media-alta montagna. E in pianura la temperatura media in dicembre-gennaio-febbraio è stata di 6,4 gradi, 1,4 gradi sopra la norma: quindi l'inverno 2024-25 è al quarto posto tra i più tiepidi dall'inizio delle misure, cioè dal 1753.
Per il resto: lunghe fasi in stile autunnale, senza gelo e solo in alta montagna, dal Monte Bianco all'Ossola, e oltre i 1300 metri, ha nevicato molto. Scarsità altrove, e proprio la latitanza della neve in bassa montagna e pianura è stata una delle caratteristiche più evidenti di questo inverno sbiadito, in accordo con gli scenari del riscaldamento globale.
Colpa del cambiamento climatico? Mah… Sui ghiacciai del Monte Rosa, a quattromila metri di altitudine, nel 2022, è stata rivenuta la più antica mummia di marmotta, esposta adesso al Castello di Saint Pierre. Dagli esami radiografici è risultato che è vissuta 6.500 anni fa ed è morta di morte naturale. Vuol dire che è ha passato la sua vita a quelle altitudini e si cibava di erbe. E vuol dire che a quei tempi lassù c’erano pascoli. Poi è arrivata l’era glaciale, e ora il disgelo ci ha restituito quella mummia.
Forse tutto è nella normalità dei millenni, mentre noi ragioniamo in termini di giorni, settimane, mesi, al massimo anni.
D'altronde, con gli inverni più miti di 3 gradi rispetto a un secolo fa, quella che un tempo era neve oggi è, almeno a bassa quota, sempre più spesso pioggia E nei prati e nei boschi ormai trionfano le primule.