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Attualità | 08 marzo 2025, 13:16

Asti è sempre più multietnica: nel 2024 altri 179 stranieri hanno giurato fedeltà alla Repubblica

Le nazionalità presenti sono arrivate a 107. Il sindaco Rasero: "E' un chiaro segnale di integrazione"

Asti è sempre più multietnica: nel 2024 altri 179 stranieri hanno giurato fedeltà alla Repubblica

Asti si conferma una città sempre più cosmopolita. Nel corso del 2024, sono stati 179 i residenti che hanno ottenuto la cittadinanza italiana, giurando fedeltà alla Repubblica e alle sue leggi. Un dato che testimonia un processo di integrazione in costante crescita e che porta a 107 il numero complessivo di nazionalità presenti in città al 31 dicembre scorso.

I nuovi cittadini astigiani provengono da ben 25 paesi diversi, un segnale di multiculturalismo che arricchisce il tessuto sociale del capoluogo. La maggior parte ha ottenuto la cittadinanza per naturalizzazione, ovvero dopo aver risieduto legalmente in Italia per un periodo variabile (a seconda dello status) o per matrimonio con un cittadino italiano. Altre motivazioni includono l'adozione, il riconoscimento per i minori e la discendenza da avi italiani emigrati all'estero.

Il sindaco Maurizio Rasero ha celebrato personalmente i giuramenti, a conclusione dell'iter burocratico: "Lo faccio per sottolineare, come sindaco, l’importanza che riveste questo avvenimento". Rasero ha inoltre evidenziato la varietà delle provenienze dei nuovi cittadini: "È un chiaro segnale di una società astigiana sempre più multietnica".

L'assessore ai Servizi Demografici, Giovanni Boccia, ha voluto esprimere un ringraziamento al personale dell'ufficio: "Voglio pubblicamente ringraziare il personale addetto a questo servizio, che sebbene sotto organico, svolge con meticolosa attenzione e segue con scrupolo tutto l’iter" relativo al rilascio della cittadinanza. Boccia ha invece preferito evitare di commentare le future consultazioni politiche, che verteranno, tra le altre cose, anche sul tema: "Non mi dilungo sulle analisi socio-politiche, in quanto a giugno ci sarà il referendum di cui tutti siamo a conoscenza ed avremo molte occasioni per motivare ampiamente le varie opinioni in merito"

Redazione

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