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Solidarietà | 07 marzo 2025, 16:26

"8 marzo, tre donne, tre strade": torna la campagna di Toponomastica femminile

L'associazione ha l'obiettivo di segnalare e ridurre il gap di genere presente nelle intitolazioni degli spazi e dei luoghi pubblici

"8 marzo, tre donne, tre strade": torna la campagna di Toponomastica femminile

L’Associazione Toponomastica femminile, fondata e presieduta da Maria Pia Ercolini, rinnova la Campagna 8 marzo, tre donne, tre strade con la proposta ai Comuni Italiani di celebrare la giornata internazionale della donna, con un’azione concreta per l’8 marzo, cioè di impegnarsi a intitolare 3 strade a 3 donne, possibilmente una di rilevanza locale, una na­zionale e una straniera, ritenendo che queste siano le tre anime del Paese. 

A partire dal 2012, l’Associazione Toponomastica femminile (oltre 24.000 aderenti sulla pagina Fb e 435 associate/i) ha condotto un censimento nazionale delle strade con l’obiettivo di segnalare e ridurre l’evidente gap di genere presente nelle intitolazioni degli spazi e dei luoghi pubblici. 

Ne è nata una proficua collaborazione con le Amministrazioni comunali che si esplica con supporti operativi, ricerche sul territorio e attività didattiche e culturali volte a sensibilizzare la cittadinanza. 

La toponomastica, infatti, può farsi parte attiva e responsabile nell’azione di recupero della memoria storica delle donne che hanno agito e prodotto cultura, ritenendo sia d’interesse condiviso mostrare a cittadine e cittadini il ruolo che esse hanno avuto nell’evoluzione della storia, delle scienze e delle arti e offrire in tal modo alle giovani generazioni una pluralità di prospettive che permettano di superare gli stereotipi imposti in modo pervasivo nel nostro vissuto quotidiano .

Quale iniziativa concreta per la giornata dell’8 marzo 2025, Toponomastica femminile si rivolge a Sindaci e Sindache di tutta Italia con l’invito a:

  • intitolare le prossime vie, aree verdi, rotonde, sentieri, piste ciclabili etc. a figure femminili, locali o nazionali, al fine di ridurre l’attuale divario nella memoria collettiva; 
  • far sì che all’interno delle Commissioni toponomastiche deputate alla selezione dei nomi a cui dare pubblico merito, sia paritaria la componente femminile proveniente dai diversi settori della cultura di genere (Società delle Storiche, delle Letterate, delle Filosofe, delle Scienziate; associazionismo femminile etc.); 
  • dotare i Comuni di un Regolamento toponomastico che suggerisca criteri di equità; 
  • favorire un confronto partecipato sulle scelte dei nomi, attivando progetti di ricerca per una cittadinanza attiva e consapevole. 

La proposta di Toponomastica femminile nella direzione di una toponomastica più equa e paritaria ha ottenuto anche quest’anno- spiega Giovanna Cristina Gado, referente di progetto-l’autorevole prestigioso patrocinio ed il prezioso supporto di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) con l’importante adesione anche delle Anci regionali, tra cui quella del Piemonte.

CS

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