L’Associazione Toponomastica femminile, fondata e presieduta da Maria Pia Ercolini, rinnova la Campagna “8 marzo, tre donne, tre strade” con la proposta ai Comuni Italiani di celebrare la giornata internazionale della donna, con un’azione concreta per l’8 marzo, cioè di impegnarsi a intitolare 3 strade a 3 donne, possibilmente una di rilevanza locale, una nazionale e una straniera, ritenendo che queste siano le tre anime del Paese.
A partire dal 2012, l’Associazione Toponomastica femminile (oltre 24.000 aderenti sulla pagina Fb e 435 associate/i) ha condotto un censimento nazionale delle strade con l’obiettivo di segnalare e ridurre l’evidente gap di genere presente nelle intitolazioni degli spazi e dei luoghi pubblici.
Ne è nata una proficua collaborazione con le Amministrazioni comunali che si esplica con supporti operativi, ricerche sul territorio e attività didattiche e culturali volte a sensibilizzare la cittadinanza.
La toponomastica, infatti, può farsi parte attiva e responsabile nell’azione di recupero della memoria storica delle donne che hanno agito e prodotto cultura, ritenendo sia d’interesse condiviso mostrare a cittadine e cittadini il ruolo che esse hanno avuto nell’evoluzione della storia, delle scienze e delle arti e offrire in tal modo alle giovani generazioni una pluralità di prospettive che permettano di superare gli stereotipi imposti in modo pervasivo nel nostro vissuto quotidiano .
Quale iniziativa concreta per la giornata dell’8 marzo 2025, Toponomastica femminile si rivolge a Sindaci e Sindache di tutta Italia con l’invito a:
- intitolare le prossime vie, aree verdi, rotonde, sentieri, piste ciclabili etc. a figure femminili, locali o nazionali, al fine di ridurre l’attuale divario nella memoria collettiva;
- far sì che all’interno delle Commissioni toponomastiche deputate alla selezione dei nomi a cui dare pubblico merito, sia paritaria la componente femminile proveniente dai diversi settori della cultura di genere (Società delle Storiche, delle Letterate, delle Filosofe, delle Scienziate; associazionismo femminile etc.);
- dotare i Comuni di un Regolamento toponomastico che suggerisca criteri di equità;
- favorire un confronto partecipato sulle scelte dei nomi, attivando progetti di ricerca per una cittadinanza attiva e consapevole.
La proposta di Toponomastica femminile nella direzione di una toponomastica più equa e paritaria ha ottenuto anche quest’anno- spiega Giovanna Cristina Gado, referente di progetto-l’autorevole prestigioso patrocinio ed il prezioso supporto di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) con l’importante adesione anche delle Anci regionali, tra cui quella del Piemonte.