L’8 marzo, spesso erroneamente definito festa, è giornata di riflessione su diritti, emancipazione e uguaglianza. Giornata di ascolto che può facilmente evolvere in ascolto ammirato, scovati, tra il tanto rumore di fondo, luoghi d’alto incontro con pensieri, parole ed opere al femminile. Ne suggerisco tre, guarda caso in tre posti speciali dell’Astigiano che diventano subito itinerario di bellezza, conoscenza e ascolto. Itinerario tra Castelnuovo Calcea, Portacomaro e Canelli.
A Castelnuovo Calcea vi aspetta, tanto per cominciare, la bellezza, l’arte e la creatività messa in scena all’Art Park La Court, spettacolare museo a cielo aperto in vigna, monumento unico dove dialogano piacevolmente arte e paesaggio. Uno di primi esempi italiani di land art fra i vigneti, con opere e sculture di artisti di fama internazionale, sullo sfondo di paesaggi mozzafiato. Fatevi prendere dal posto e scordatevi la totale assenza di opere da artisti donne. Donne che potete trovare, in anteprima d’8 marzo, all’Aperivino, appuntamento di degustazione alla Cantina Barbera Sei Castelli, venerdì 7 marzo dalle 18, arricchito da un incontro unico sull’imprenditoria al femminile. Incontro incentrato sulla passione e la determinazione che hanno animato il percorso professionale di Lorena Gamberini, imprenditrice di successo in un settore, l’edilizia, tipicamente maschile, tra sfide, visioni e scelte, raccontate nel libro: “Tra coraggio e innovazione. Il cammino di una donna verso il successo”.
Sabato invece gli appuntamenti a cui non mancare sono due. Potreste cominciare da Portacomaro, in mattinata o primo pomeriggio, dove conoscere donne e passioni. Donne Creative alla Casa dell’Artista, per l’esperienza, unica per varietà e sicuramente anche divertente, offerta da laboratori per adulti che spaziano dalla cucina al cucito, dalle tisane all’aromaterapia, dalle candele ai fiori di carta. Il tutto a due passi da uno dei ricetti più affascinanti di tutto l’Astigiano.
Per chiudere, Canelli, prima di tutto per rimirare dall’alto della Torre dei Contini il mare di tutti i gusti più uno e poi a scoprire i “nomi” dei posti, dalle 17 in Biblioteca Monticone. Scoprire grazie a Elena Gasparin con un intervento titolato Vigneti, case e cascine: la toponimia di Canelli. Elena, recentemente laureata a pieni voti in Letteratura, filologia e linguistica italiana, insegna nella scuola primaria. Per la sua tesi di Laurea Magistrale ha intervistato decine di abitanti dell’area canellese sui nomi popolari, spesso non ufficiali, utilizzati per designare case, cascine, appezzamenti di terreno, vigneti, frutteti e tutto ciò che fa parte del paesaggio che li circonda. Toponimi popolari utilizzati in campagna a fini pratici, che nel tempo hanno assunto un valore identitario rilevante per la comunità, valore tuttora riconosciuto che scoprirete quanto abbia a che fare con il mondo femminile.