Attualità - 06 marzo 2025, 14:18

Emergenza cinghiali: Prefettura e Coldiretti chiedono al commissario straordinario interventi più incisivi per il contenimento

Un tavolo di confronto ha coinvolto anche diversi comuni coinvolti nell’area di controllo dell’espansione di peste suina

Immagine generica di archivio


Il prefetto di Asti, Claudio Ventrice, ha convocato un tavolo per affrontare l'emergenza cinghiali che sta causando danni significativi all'agricoltura locale. L'incontro, sollecitato dalla Coldiretti locale, ha riunito i principali attori istituzionali per individuare soluzioni concrete a tutela degli agricoltori, fortemente penalizzati dai danni causati da questa specie.

Oltre al presidente e al direttore della Coldiretti di Asti, Monica Monticone e Giovanni Rosso, hanno partecipato in videocollegamento il commissario straordinario alla peste suina africana Giovanni Filippini e l’assessore regionale all’agricoltura Paolo Bongioanni. Presenti anche rappresentanti della struttura commissariale, del settore di prevenzione e del presidio di profilassi e polizia veterinaria della Regione Piemonte, il consigliere delegato alla caccia e il dirigente del servizio caccia della Provincia, oltre ai rappresentanti dei Comuni di Asti, Canelli, Castell’Alfero, Castello d’Annone, Isola d’Asti, Moncalvo, Nizza Monferrato e San Damiano d’Asti, coinvolti nell’area di controllo dell’espansione virale.

Il prefetto Ventrice ha sottolineato l'importanza del tavolo di confronto per individuare soluzioni efficaci. Coldiretti ha evidenziato come le restrizioni imposte con l’istituzione dell’area di controllo abbiano ostacolato le operazioni di contenimento, favorendo un incremento della popolazione di cinghiali. Il prefetto ha ribadito la centralità dell’agricoltura per il territorio astigiano, riconosciuto Patrimonio mondiale dell’umanità, e ha evidenziato i "rischi per la sicurezza stradale legati all’aumento di incidenti causati dagli animali vaganti".

Durante la riunione, è stata avanzata la richiesta al commissario Filippini di estendere l'autorizzazione a intervenire, agli operatori faunistici specializzati, anche provenienti da altri territori, per favorire interventi più incisivi. Filippini ha illustrato la strategia adottata per il contenimento del virus, basata su barriere fisiche e zone di controllo mirate. Ha inoltre chiarito che eventuali deroghe per il depopolamento potranno essere concesse solo nelle aree dove, attraverso un monitoraggio attento, sia stata certificata l'assenza del virus con un margine di errore inferiore allo 0,95%.

Dai dati analizzati, è emerso che alcune zone dell’Astigiano potrebbero già soddisfare i criteri per ottenere tali deroghe. A fine mese verrà presentato un nuovo piano strategico aggiornato sulla base dell’evoluzione epidemiologica. Inoltre, dal 17 marzo verranno impiegati cani molecolari per la ricerca attiva delle carcasse, al fine di raccogliere dati più precisi sulla diffusione del virus.

I rappresentanti della Provincia hanno illustrato i risultati degli abbattimenti effettuati negli ultimi anni e comunicato di aver già formalizzato la richiesta di riduzione delle aree CEV, che attualmente coprono il 32% del territorio provinciale.

Redazione