Oggi, mercoledì 5 marzo, la Chiesa cattolica entra nel tempo di Quaresima con il rito dell'Imposizione delle Ceneri, segno di penitenza e rinnovamento spirituale. Un cammino che conduce fino alla Pasqua, nel segno della riflessione e della conversione.
La Chiesa astigiana, così come l’intera comunità cattolica, vive questo inizio di Quaresima con un senso di profonda preoccupazione per le condizioni di salute di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio scorso al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale. I bollettini medici diffusi quotidianamente dalla Sala Stampa Vaticana descrivono un quadro clinico altalenante, tra stabilità e crisi respiratorie improvvise, alimentando l’apprensione di fedeli e osservatori di tutto il mondo.
Il Pontefice, lo ricordiamo, ha radici profonde nell’Astigiano, con cugini che risiedono sia Portacomaro che a Tigliole, luoghi che egli stesso ha voluto visitare nel novembre 2022 durante uno storico ritorno alle origini.
Il Mercoledì delle Ceneri si caratterizza per il rito austero dell’imposizione delle Ceneri sul capo dei fedeli, accompagnato dalle parole: "Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai" oppure "Convertiti e credi al Vangelo". Un gesto che richiama alla fragilità dell’uomo e alla necessità di un cammino di conversione interiore.
Nella diocesi di Asti, quest’anno, la celebrazione sarà presieduta da mons. Marco Prastaro alle ore 21 nella cattedrale di Santa Maria Assunta. Un momento di raccoglimento e di preghiera che, in questo particolare momento storico, si carica di un significato ancora più profondo, con lo sguardo rivolto a Roma e al Papa che, con la sua sofferenza, continua a essere punto di riferimento per i credenti.