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Scuola | 04 marzo 2025, 11:40

Lo Stato non paga il bonus insegnanti: Tar Piemonte ingolfato dai ricorsi

Nel 2024 sono stati ben 887, ma nel 2025 i numeri sono in crescita. Il presidente del Tribunale Amministrativo: "Situazione insopportabile"

Lo Stato non paga il bonus insegnanti: Tar Piemonte ingolfato dai ricorsi

I ricorsi contro la carta del docente "ingolfano" il Tar Piemonte: sui 1.082 pervenuti nel 2024, ben 887 sono stati fatti perché lo Stato non paga questo bonus. Una notizia emersa alla Cavallerizza Reale, dove questa mattina era in corso l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2025 del Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte.

Come funziona

Professori e maestri avrebbero infatti diritto a 500 euro tramite card elettronica per l'acquisto di tutto il materiale necessario per la formazione ed aggiornamento. Un credito spendibile sia online che nei negozi per comprare: libri, riviste, iscrizione a corsi post laurea, biglietti per cinema e teatro, pc... 

Chi ne ha diritto

Il bonus viene assegnato automaticamente a tutti i docenti di ruolo, ma nel 2024 è stato esteso anche ai precari. Restano esclusi da questa categoria quelli con contratto fino al 30 giugno: alcuni tribunali hanno però iniziato a riconoscere il diritto di chi non è assunto in modo fisso ad avere la carta del docente. Ed è qui che scattano i ricorsi contro il Ministero.

"Carico insopportabile"

887 sentenze, come ha chiarito il presidente del Tar Piemonte Raffaele Prosperi, non complesse "anche da risolvere con una pronuncia detta a 'stampone'". Un numero però, ha aggiunto, "del tutto insopportabile per un ufficio come il nostro, calibrato sull'ingresso di ricorsi che vanno da 1.000 a 1.300". 

E per il 2025 i numeri dei ricorsi contro la carta del docente si annunciano in crescita: sui 450 depositati nella nostra regione quest'anno, ben 261 sono contro lo Stato che non paga il bonus insegnanti. "Serve una presa di coscienza, con una diversa formazione delle voci retributive all'interno del contratto oppure un provvedimento normativo che risolva la questione una volta per tutte, poiché è evidente che ciò non vuole dire rendere giustizia, ma solamente intasare un Tribunale".

Cinzia Gatti

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