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Sanità | 04 marzo 2025, 07:25

Farmacia San Francesco, una storia di impegno e innovazione, tra macchinari e galenica a Gallareto

La storia della farmacia raccontata dalle testimonianze di Umberto Fasoglio, attuale farmacista e figlio della fondatrice Ivana Fasoglio

La storia della farmacia San Francesco inizia alla fine degli anni 80, quando Ivana Fasoglio, giovane farmacista, decide di acquisire la farmacia, ubicata al tempo nell’edificio di fronte a quello dove è situata attualmente. “Fin da subito mia mamma ha iniziato a lavorare con la sua ottica di sempre, cioè per offrire un servizio al territorio” spiega Umberto Fasoglio, farmacista della Farmacia San Francesco e figlio di Ivana.

L’attività lavora bene, così dopo pochi anni Ivana acquista la struttura dove è ubicata la farmacia attualmente, in via Asti n. 4 a Gallareto, sia come abitazione che come nuova sede per l’attività.

Quando si è spostata ha avuto a disposizione molto più spazio. Questo è stato essenziale, perché il sistema della farmacia è cambiato nel corso degli anni, iniziando non solo più a vendere farmaci ma a creare dei servizi che fossero un punto di riferimento per la sanità pubblica, soprattutto nei paesi più piccoli”.

Ivana ha cominciato da sola la sua attività, portandola a crescere nel tempo fino a raggiungere un totale di 7 collaboratori che lavorano attualmente nella farmacia.

Io sono arrivato nel 2019, dopo essermi laureato e aver lavorato alcuni anni in diverse farmacie. Fin da piccolo ho sempre vissuto la realtà della farmacia. Ero sempre lì, dietro al bancone o nel magazzino e ho sempre visto come faceva mia madre, cercando di prendere esempio e di imitarla. Quando ho iniziato a lavorare alla farmacia San Francesco mi sono impegnato a pormi di fronte al cliente nel modo in cui mi ha insegnato lei, poi ho portato quelle che sono le mie passioni in questo ambito”.

Umberto Fasoglio ha introdotto, infatti, la galenica, ossia le preparazioni del farmacista, come capsule, creme e integratori preparati direttamente in farmacia.

Abbiamo ricavato un piccolo laboratorio sopra la farmacia, lì mi occupo delle preparazioni”.

Oltre alle preparazioni del farmacista, Umberto ha aggiunto numerosi servizi alla farmacia.

Erano già presenti l’elettrocardiogramma e le macchine per misurare il colesterolo e la glicemia, io ho introdotto anche l’holter cardiaco, l’holter pressorio, la spirometria, la macchina per le apnee notturne e il macchinario per le analisi del sangue che misura anche alcuni parametri del fegato, del pancreas, dei reni, della prostata e della tiroide. Il mio obiettivo è quello di dare un servizio a tutto tondo, così come intendo fare nel poliambulatorio che aprirò insieme a Michele Tortia. Sentirci importanti per la comunità è la cosa più gratificante, una soddisfazione che va oltre l’incasso: anche un semplice grazie detto da una persona che ha risolto il suo problema ci rende felicissimi”.

È stata proprio da un’idea di Umberto, infatti, che il futuro poliambulatorio di Gallareto sta prendendo vita.

Sarà una cosa separata dalla farmacia ma l’intenzione sarà comunque quella di collaborare, per poter offrire un servizio sempre maggiore alla comunità. In ogni caso, oltre a gestire il poliambulatorio io continuerò sempre a fare il farmacista, perché amo profondamente il mio lavoro e lo faccio con passione”.


 

Francesca Mezzogori

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