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Politica | 04 marzo 2025, 09:40

Asti, sulla palazzina di Via Allende: Malandrone chiede chiarezza

Il consigliere interroga il Comune sulle interlocuzioni con il Ministero della Difesa e sul futuro dell’immobile

Asti, sulla palazzina di Via Allende: Malandrone chiede chiarezza

Il consigliere comunale Mario Malandrone ha presentato un’interpellanza al sindaco di Asti e all’assessore competente per ottenere risposte sulla situazione della palazzina di via Allende, la cui disponibilità per l’alienazione risulta ormai esclusa da oltre un decennio.

Secondo quanto riportato da una testata locale, il Ministero della Difesa ha chiarito che l’edificio, “inizialmente destinato all’alienazione con Decreto Direttoriale del 22 novembre 2010”, è stato poi “espunto dall’elenco dei beni alienabili con un nuovo Decreto del 27 agosto 2013, per esigenze sopravvenute di un’altra Forza Armata”.

Di fronte a questa informazione, Malandrone chiede se e quando il Comune abbia effettivamente avviato interlocuzioni con il Ministero negli ultimi anni. “Il punto è capire se qualcuno al Comune fosse a conoscenza di questa esclusione dal 2013, e se sì, perché non sia mai stata resa nota”, afferma il consigliere.

Un altro nodo riguarda le comunicazioni ufficiali tra le istituzioni: “Sono mai state fatte richieste formali al Ministero dopo il 2013? Se sì, quali sono stati i contenuti e le risposte ricevute?”. Il consigliere comunale sottolinea l’importanza di verificare se vi siano documenti che possano chiarire i rapporti tra il Comune di Asti e il Ministero in merito alla gestione della palazzina.

Malandrone solleva inoltre dubbi sulla destinazione dell’immobile: “Se nel 2013 è stato assegnato a un’altra Forza Armata, vorremmo sapere quale e soprattutto se in questi anni abbia mai utilizzato la struttura”. E aggiunge, in tono ironico: “O dobbiamo pensare che sia stata destinata a un reparto fantasma?”.

L’interpellanza pone anche la questione del futuro dell’edificio: “Quali sono le intenzioni dell’Amministrazione? Ora che sappiamo che non è disponibile per l’alienazione, il Comune intende chiedere un suo utilizzo o rimarremo ancora nell’incertezza per anni?”.

Redazione


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