Cronaca - 02 marzo 2025, 09:19

“Mara Favro è stata uccisa senza ombra di dubbio”: il criminologo astigiano Fabrizio Pace sui posti del ritrovamento dei resti della donna in Val di Susa

Il consulente della famiglia della donna, che partecipa attivamente alle ricerche nella zona impervia, non ha dubbi. "Ora serve capire le cause della morte"

Fabrizio Pace sui luoghi dei ritrovamenti

C’è un doppio fil rouge astigiano a legare la tragica vicenda di Mara Favro,  scomparsa nel nulla a 51 anni nel marzo scorso dopo aver terminato il suo turno in una pizzeria di Chiomonte. Nei giorni scorsi sono stati trovati in un’area impervia resti ossei che potrebbero essere della donna, ma ci vorranno almeno due settimane per conoscere il risultato degli esami genetici.

Il doppio filo astigiano è che uno dei due indagati per omicidio e occultamento di cadavere, Vincenzo Milione detto Luca gestore della pizzeria, aveva vissuto per qualche tempo ad Asti ed era noto anche alle forze dell’ordine per un passato legato a traffico di droga, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione.

L'esperto criminologo astigiano incaricato dalla famiglia di far luce è l'ex sindaco di Isola

Astigiano è anche Fabrizio Pace, criminologo, antropologo forense e presidente di Penelope, incaricato dal fratello e dal compagno della vittima di far luce sulla vicenda.

Pace (anche ex sindaco di Isola d’Asti), ha partecipato attivamente alle ricerche nei luoghi dove sono stati rinvenuti oltre i resti umani, anche brandelli di vestiti e un paio di occhiali da sole. I resti, destinati ora all’analisi del DNA, verranno comparati con quello del fratello di Mara.

Spiega Pace: “I luoghi del ritrovamento sono estremamente impervi complessi da raggiungere e, per la loro conformazione, ideali per occultare un cadavere. Chi ha condotto Mara lì o il suo corpo esanime conosceva bene quei luoghi. Non ci sono dubbi: Mara Favro è stata uccisa. Se i resti appartengono a lei, come credo, la priorità ora è capire le cause della morte e identificare il o i colpevoli”.

Oltre al già citato Milone, è indagato anche il pizzaiolo Cosimo Esposito e, i familiari di Mara Favro, si sono rivolti a Pace per ricevere supporto nelle ricerche, dopo aver rilevato alcune contraddizioni nei racconti dei due indagati.

Il criminologo astigiano ha chiesto al legale di fiducia di presentare un esposto in Procura per omicidio e occultamento di cadavere. In seguito all’esposto, la Procura ha avviato un’indagine ufficiale, sebbene il procedimento sia stato inizialmente dichiarato come “atto dovuto”.

Il lavoro dell’esperto non si ferma. Pace infatti continuerà a seguire l’evoluzione delle indagini, auspicando che “la verità emerga quanto prima, per fare luce su una vicenda che ha sconvolto dapprima la comunità locale ora l’Italia intera, portando grande dolore ai familiari di Mara”.