Agricoltura - 02 marzo 2025, 07:27

Crisi della corilicoltura in Piemonte: Coldiretti sollecita interventi urgenti

Produzione in calo nell'Astigiano, servono ricerca e risorse per il settore

La campagna corilicola del 2024 segna una delle peggiori crisi degli ultimi anni, con una drastica riduzione della produzione che ha colpito l’intero Piemonte. Anche nell’Astigiano, fatta eccezione per alcuni casi isolati, i raccolti sono stati particolarmente scarsi, aggravando una situazione già critica per i produttori del settore.

A fronte di questo scenario preoccupante, Coldiretti Piemonte, con il supporto delle Federazioni provinciali, tra cui quella di Asti, ha richiesto un intervento immediato da parte della Regione. L’organizzazione ha presentato una segnalazione dettagliata, corredata da proposte concrete per affrontare l’emergenza e garantire un futuro sostenibile alla corilicoltura piemontese.

“La crescita della superficie coltivata a nocciole in Piemonte è stata significativa negli ultimi dieci anni, passando da 15 mila a quasi 28 mila ettari, spiega la presidente di Coldiretti Asti, Monica Monticone. Tuttavia, quest’anno abbiamo assistito a un drammatico calo della produzione. È fondamentale avviare una ricerca scientifica approfondita per individuare le cause di questa crisi e trovare soluzioni efficaci. Servono risorse economiche e umane che, in collaborazione con gli enti di ricerca, possano tutelare e valorizzare una produzione di eccellenza, ampiamente apprezzata nel mondo, in particolare per la trasformazione in creme spalmabili, cioccolato e prodotti da forno.”

Anche il direttore di Coldiretti Asti, Giovanni Rosso, sottolinea la necessità di un’azione mirata per affrontare le difficoltà agronomiche e gli effetti dei cambiamenti climatici. “Se non si trovano soluzioni tempestive, il divario tra domanda e offerta continuerà ad aumentare. Solo l’industria dolciaria Novi Elah Dufour necessita di oltre 30 mila quintali di nocciole in guscio all’anno. Con una produzione in calo, rischiamo di non riuscire a soddisfare il fabbisogno del settore, mettendo a rischio un comparto strategico per l’economia regionale.”

Coldiretti sollecita dunque la Regione a intervenire con misure concrete, affinché il Piemonte possa mantenere il ruolo di leader nella produzione di nocciole di alta qualità, garantendo un futuro solido ai corilicoltori del territorio.

Redazione