Cultura e tempo libero - 01 marzo 2025, 13:26

Questa sera allo Spazio Kor di Asti "Figli di Abramo"

Un viaggio tra storia, mito e religione con Stefano Sabelli per la sezione "Altri percorsi"

La stagione teatrale astigiana continua a regalare emozioni con un nuovo appuntamento della sezione "Altri Percorsi".  Questa sera, sabato 1 marzo alle 21,  allo Spazio Kor, andrà in scena "Figli di Abramo", un’opera di Svein Tindberg portata in scena da Stefano Sabelli, con la traduzione e regia di Gianluca Iumiento e l’adattamento dello stesso Sabelli. 

L'evento si arricchisce delle musiche dal vivo di Manuel Petti (fisarmonica), Daniele Giardina (tromba) e Marco Molino (vibrafono e percussioni), mentre proiezioni e immagini sono curate da Kezia Terracciano. La produzione è del Teatro del Loto/Teatri Molisani.

Lo spettacolo si snoda attorno al viaggio di due compagni d’avventura: un attore e una guida palestinese appassionata di film western che, partendo da Gerusalemme, si mettono alla ricerca dell’Abramo perduto. Con una narrazione che alterna ironia, affabulazione e riferimenti all’attualità, la storia rievoca il mito del primo monoteista dell’umanità. Abramo viene presentato come una figura innovatrice il cui viaggio, dalla Mesopotamia all’Egitto, dalla Cisgiordania alla Penisola Arabica, ha segnato profondamente la cultura e le tradizioni di molte generazioni.

Per la prima volta al di fuori della Scandinavia, questo testo di Svein Tindberg trova una nuova vita grazie all’interpretazione di Stefano Sabelli, che ripercorre il viaggio del profeta comune alle tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Il racconto si trasforma così in un’epopea personale e collettiva, dove il narratore stesso riscopre le radici comuni di queste fedi e le eredità culturali e conflittuali dei popoli gemelli.

Arricchito dalle esperienze vissute direttamente dal protagonista nel Medio Oriente, il testo si colora di toni vivaci, paradossali e mediterranei. Le musiche dal vivo accompagnano lo spettatore attraverso i salti temporali della storia, aprendo finestre su culture intrecciate da millenni. In un’epoca caratterizzata da divisioni e polarizzazioni, "Figli di Abramo" diventa un racconto epico che esalta la condivisione e la consapevolezza reciproca.

La stagione teatrale è resa possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo e al contributo di Regione Piemonte, MIC, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Banca di Asti

Redazione