Sono due i primati coi quali Banca d’Alba si prepara a festeggiare i suoi primi 130 anni di storia: la conferma di quello che vede la banca di credito cooperativo langarola come quella dalla più numerosa compagine sociale in Italia (64.362 soci, +2,4%) e quello riguardante un bilancio 2024 definito come "eccellente", chiuso all’insegna di una ulteriore crescita dopo due esercizi nei quali l’istituto aveva presentato rendiconti particolarmente positivi.
A fare testo nell’importante anniversario – lo si festeggerà nell’assemblea dei soci dell’11 maggio – è la fondazione della Cassa Rurale e Artigiana di Diano d’Alba (1865), con quelle di Vezza d’Alba (1899) e di Grinzane Cavour(1900) l’istituto dal quale nel 1998 ha preso forma una realtà oggi arrivata a contare su 74 filiali dislocate tra Piemonte e Liguria (nell’anno in corso apriranno Novara e Vercelli, mentre nel 2026 gli sportelli diventeranno 76, in controtendenza rispetto alle chiusure operate dalla generalità degli istituti del Paese) e che ha chiuso l’ultimo esercizio con 9.300 clienti in più dei dodici mesi precedenti (+17% a 177mila), una raccolta pari a 9,3 miliardi di euro (diretta per 4,7) e impieghi per 3,1 miliardi.
Un risultato che, così come prevede la normativa che regola il credito cooperativo, non verrà distribuito ai soci, ma che porterà i fondi propri a quota 560 milioni. Una soglia rassicurante non soltanto per supportare indici che esprimono la solidità dell’istituto, ma anche come fieno da mettere in cascina per essere certi di poter assicurare anche un domani il sostegno garantito oggi al territorio, alle sue famiglie e alle sue aziende, visti anche scenari internazionali non propriamente rassicuranti e men che meno per un’economia fortemente orientata all’export quale quella di questo operoso angolo del Piemonte.
Al presidente Cornaglia il compito di mettere l’accento su "una missione mutualistica tradottasi anche quest’anno in un impegno concreto a favore del territorio" e di spiegare che nel corso del 2024 la banca ha realizzato "305 interventi tra beneficenza e sponsorizzazioni, sostenendo iniziative e manifestazioni per un totale di 1,2 milioni di euro a beneficio delle comunità in cui operiamo", mentre nei suoi cinque centri medici fisioterapici "oltre 7.600 soci hanno potuto usufruire di 68.600 visite e terapie gratuite, confermando il nostro impegno nel garantire servizi di valore e sostegno tangibile ai nostri soci e al territorio.”
Significativo anche il sostegno alle famiglie per l’acquisto della prima casa, con 100 milioni di euro erogati ma anche con la disponibilità a rinegoziare ben 2.800 mutui per un totale di 460 milioni di euro, confermando il proprio impegno nell’offrire soluzioni concrete e sostenibili ai propri clienti.
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“Con il suo modello bancario vincente, basato sulla relazione diretta con i clienti e sulla profonda conoscenza del territorio, Banca d’Alba si conferma un istituto solido e affidabile, un modello da seguire anche all’interno del Gruppo BCC Iccrea – ha spiegato il presidente del Comitato Esecutivo Pierpaolo Stra –; sottolineando che il Total Capital Ratio si attesta al 25,7%, mentre il Tier 1 Ratio raggiunge il 23,6%”.