Attualità - 23 febbraio 2025, 12:31

Anche nell'Astigiano apprensione per le condizioni del Papa: "Proseguo fiducioso il mio ricovero"

Le condizioni del pontefice, che ha salde radici nell'Astigiano, rimangono critiche anche se pare superata la crisi respiratoria di ieri

Papa Francesco durante la sua visita del 2022 ( Ph Vatican Media)

Le condizioni di salute di Papa Francesco continuano a preoccupare. Ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma, il Santo Padre sta affrontando una polmonite bilaterale che ha complicato la sua respirazione. Sebbene abbia trascorso una notte relativamente tranquilla, dopo la crisi di di ieri,  i medici hanno sottolineato che le sue condizioni rimangono critiche. I prossimi giorni saranno decisivi per monitorare la sua risposta alle cure.

In particolare, anche nell’astigiano c'è grande apprensione. La comunità locale, che nutre un legame profondo con Papa Francesco, sta seguendo con attenzione ogni aggiornamento. Non solo la cittadinanza onoraria conferita al Pontefice nel 2022, ma anche progetti di solidarietà, come l'inaugurazione dell'ambulatorio "Fratelli Tutti" nel 2023, hanno rafforzato il legame tra Asti e il Papa. 

Ad Asti c'è la sua amata cugina Carla Rabezzana, che risiede a Portacomaro, e i cugini di Tigliole, Franco Travo e Delia Gai, entrambi oggetto della strica visita del Papa il 19 novembre 2022. Raggiunta dall' Ansa, la cugina si dice molto preoccupata.

Papa Francesco, dal suo ricovero al Policlinico Gemelli, ha voluto rassicurare i fedeli durante l'Angelus di oggi. "Proseguo fiducioso il mio ricovero", si legge nel testo diffuso "portando avanti le cure necessarie, e anche il riposo fa parte della terapia". Il Papa ha espresso il suo sentito ringraziamento a tutti i medici e operatori sanitari dell'ospedale, sottolineando l’attenzione e la dedizione con cui si prendono cura dei pazienti.

Nel corso dell’Angelus, il Papa ha anche ricordato il terzo anniversario dell'inizio della guerra in Ucraina, una "ricorrenza dolorosa e vergognosa per l’intera umanità", come l’ha definita. Ha rinnovato la sua vicinanza al popolo ucraino e ha invitato tutti a pregare per la pace, non solo in Ucraina, ma anche in Palestina, Israele, Medio Oriente, Myanmar, Kivu e Sudan.

Papa Francesco ha poi espresso gratitudine per i tanti messaggi di affetto che ha ricevuto in questi giorni, in particolare le lettere e i disegni dei bambini, che lo hanno particolarmente commosso. "Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo", ha detto, aggiungendo che affida tutti all’intercessione di Maria e chiedendo infine a tutti di pregare per lui.

Sostegno da Torino

L'Arcivescovo di Torino Roberto Repole ha voluto diffondere questo messaggio: “La Chiesa torinese sta pregando per la salute del Papa insieme ai cristiani di tutto il mondo e con sentimento di grande affetto, credo condiviso da tutti gli uomini del pianeta".

"Francesco - aggiunge il Cardinale - ha dato voce alla bellezza del Vangelo, ha portato il messaggio della Misericordia e oggi il mondo ne ha tanto bisogno, gli vuole bene per questo, riconosce nel Papa un riferimento fondamentale negli equilibri internazionali. Giunge a Papa Francesco da Torino e dal Piemonte, la terra della sua famiglia, il piú grande sostegno in queste ore di prova”.