![Un fotogramma del video, dove il consigliere regionale "cita" il video del sindaco Rasero](https://www.lavocediasti.it/typo3temp/pics/e_e1f25f5772.png "Un fotogramma del video, dove il consigliere regionale "cita" il video del sindaco Rasero")
![Agevolazione "prima casa", si può ottenere su immobile fatiscente?](https://www.lavocediasti.it/typo3temp/pics/F_c562e4ff33.jpeg "Agevolazione "prima casa", si può ottenere su immobile fatiscente?")
![Un fotogramma del video, dove il consigliere regionale "cita" il video del sindaco Rasero](https://www.lavocediasti.it/fileadmin/archivio/lavocediasti/2025/02/ebarnabo_lastra.png "Un fotogramma del video, dove il consigliere regionale "cita" il video del sindaco Rasero")
Il consigliere regionale Sergio Ebarnabo è intervenuto in seguito al crollo parziale della controsoffittatura della piscina comunale di Asti, evidenziando le criticità strutturali che hanno reso necessaria la chiusura dell'impianto. Secondo il consigliere, l' episodio ha messo in luce un problema di progettazione che, unito alle condizioni ambientali tipiche di una piscina, ha portato a un deterioramento dei materiali e alla conseguente situazione di rischio per gli utenti.
Sempre secondo Ebarnabo Il problema principale riguarda il controsoffitto, installato senza tenere conto delle particolari condizioni ambientali di una piscina, costantemente esposta a umidità, cloro e infiltrazioni d’acqua. Nel tempo, questi fattori hanno compromesso la resistenza dei sottili fili d’acciaio che sorreggono i pannelli, rendendo inevitabile un intervento urgente per garantire la sicurezza.
La struttura, realizzata tra il 2014 e il 2015, avrebbe dovuto prevedere soluzioni più adeguate per evitare una simile emergenza. "Se in fase di progettazione fosse stata adottata una scelta più consapevole, oggi non saremmo di fronte a questa chiusura forzata", ha dichiarato il consigliere regionale Sergio Ebarnabo.
Ora, l’unica soluzione possibile è un intervento radicale: il controsoffitto dovrà essere completamente sostituito con un modello più sicuro e idoneo. Un’opzione potrebbe essere quella di prendere spunto da impianti simili in altre città, dove sono state adottate soluzioni più efficaci per resistere alle condizioni tipiche di un ambiente natatorio.
"Siamo consapevoli del disagio che questa situazione sta causando agli abituali frequentatori della piscina", ha aggiunto Ebarnabo. "È quindi fondamentale che i lavori vengano eseguiti con la massima rapidità, affinché il servizio possa essere ripristinato nel più breve tempo possibile."
"Restiamo in attesa di aggiornamenti sulle tempistiche di intervento e ci auguriamo che la riapertura della piscina avvenga quanto prima, offrendo finalmente ai cittadini un impianto sicuro e funzionale", ha concluso il consigliere regionale.