Una svolta importante si profila nella controversa questione dell'assicurazione obbligatoria per i mezzi agricoli fermi. Il Governo ha accolto la richiesta di un confronto con le parti sociali, come stabilito durante la conversione in legge del decreto milleproroghe al Senato.
L'obbligo, introdotto dal decreto legislativo 184/2023 in recepimento della direttiva UE 2021/2118, ha sollevato fin da subito forti perplessità nel settore agricolo. La Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) di Alessandria-Asti si è fatta portavoce del malcontento degli agricoltori, evidenziando come sul territorio delle due province siano coinvolti oltre mille mezzi delle aziende associate.
"È un primo passo importante verso il riconoscimento delle nostre ragioni", dichiara Paolo Viarenghi, direttore Cia. "Da oltre un anno denunciamo l'inefficacia di questa norma europea, che rappresenta solo un ulteriore aggravio economico per il settore, privo di reali benefici."
L'incontro, che si terrà presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rappresenta un'opportunità concreta per riconsiderare questa disposizione, vista dalla Cia come l'ennesimo ostacolo burocratico che grava sulle spalle degli agricoltori italiani. La confederazione prosegue così la sua battaglia contro quelle che definisce "complicazioni amministrative ingiustificate", in difesa degli interessi del comparto agricolo.