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Vacanze Astigiane | 20 febbraio 2025, 18:00

Vacanze Astigiane in tre Luoghi del Cuore

Tra la tanta bellezza sparsa un po’ in tutto l’Astigiano oggi invito al viaggio prendendo spunto da tre luoghi candidati e votati nel Censimento FAI

Madonna del Portone, opera di Gandolfino custodita nel Santuario beata Vergine del Portone di Asti

Madonna del Portone, opera di Gandolfino custodita nel Santuario beata Vergine del Portone di Asti

I Luoghi del Cuore è il bellissimo programma promosso dal FAI. Importante strumento di sensibilizzazione sul valore della cultura a livello nazionale, è articolato in due fasi: Censimento e Bando. Il censimento permette di candidare e votare i luoghi da non dimenticare, il bando mette a disposizione dei luoghi una serie di contributi economici per progetti da realizzare, a patto che abbiano raggiunto almeno 2.500 voti al censimento. I luoghi dell’Astigiano in lizza sono moltissimi, ma solo tre, al momento, vedono vicina o avvicinabile la meta dei 2.500 voti. In teoria tutti potrebbero raggiungerla, visto che c’è tempo fino al 10 aprile per votare. Nel frattempo però trasformo la nostra terna da podio contingente in itinerario. Itinerario che parte da Nizza Monferrato per poi dirigersi ad Asti.

A Nizza Monferrato per il Santuario della Nostra Signora delle Grazie, immerso fra le colline e i vigneti del Sud Astigiano. Nel tempo ha visto alternarsi diverse congregazioni francescane e poi i frati Cappuccini fino al 1858. Le Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, ancora presenti, entrarono nel complesso conventuale nel 1878. Luogo molto amato dai nicesi, che lo chiamano “la Madonna”. Il Santuario e la struttura conventuale hanno origini antichissime, secondo gli Statuti di Nizza, già presente dal XIII secolo. 

Visto il santuario nicese, che è già stato votato da circa 2.300 persone, gli altri due Luoghi del Cuore da quasi podio ci portano nel capoluogo. Si comincia con le Antiche Mura di Asti. Mura medioevali che costituiscono un importante esempio di architettura difensiva, simbolo della potenza economica e politica della città nel suo periodo d’oro. Realizzate principalmente in laterizio, abbracciavano un perimetro di circa 3,5 chilometri, delineando i confini del nucleo urbano. Il loro tracciato era intervallato da imponenti torri e da bastioni, che ne rafforzavano la capacità difensiva. Nel corso del XIII e XIV secolo, il sistema murario fu ampliato e adattato alle nuove esigenze belliche, con l’integrazione di fossati e fortificazioni supplementari. Nei secoli successivi diverse porzioni furono abbattute, ma alcuni tratti significativi sono ancora oggi visibili in diverse aree della città ed offrono un’idea della grandiosità del complesso originario. 

E poi il Santuario della beata Vergine del Portone, costruito a partire dal 1902 inglobando un tempietto seicentesco, custodisce l’antica immagine della Madonna del Portone, immagine raffigurante la beata Vergine con Bambino tra i santi Secondo e Marco, affrescata dal grande Gandolfino ad inizio del XVI secolo sopra l’architrave dell’antica porta della cinta muraria di Borgo San Marco. Divenuta ben presto oggetto di devozione e meta di pellegrinaggio, sotto l’affresco venne collocato un balcone di legno, per mezzo del quale i devoti potevano avvicinarsi maggiormente. Nel 1689, il Comune pensò di costruire un tempietto che racchiudesse la porta. Il nuovo edificio ingloba quel che resta della struttura seicentesca e si presenta con una cupola alta oltre quaranta metri sormontata da un cupolino su cui poggia la statua di rame dorato della Vergine, alta 3,70 metri, opera di Augusto Milani.

Tre luoghi speciali, non certo solo perché apici di un elenco di Luoghi del Cuore. Elenco che invito a scorrere con interesse ed attenzione, quasi fosse un portale turistico. Tutti i luoghi che vi trovate sono bellissimi e tutti andrebbero visitati, ma intanto cominciate da tre.

Davide Palazzetti


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