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Attualità | 20 febbraio 2025, 14:57

Langhe, Roero e Monferrato superano la soglia del milione e mezzo di pernottamenti. Sei presenze su dieci parlano straniero

Nuova crescita nel 2024 per il turismo sulle colline Unesco mentre a livello regionale il settore è arrivato a valere il 10% del prodotto interno lordo

Langhe, Roero e Monferrato superano la soglia del milione e mezzo di pernottamenti. Sei presenze su dieci parlano straniero

l turismo di Langhe, Roero e Monferrato non si ferma. I dati riguardanti il comprensorio delle colline Unesco confermano la salute di un comparto che anche nello scorso anno è stato capace di consolidare la propria crescita con un +4% negli arrivi (694.282 contro i 667.549 del 2023) e nelle presenze. Con queste ultime, i pernottamenti, che per la prima volta hanno superato la soglia del milione e mezzo: 1.547.536 rispetto a alle 1.471.112 dei dodici mesi precedenti, con una variazione positiva del 5,2% .

Questo dicono i numeri illustrati questa mattina in municipio ad Alba dai vertici dell’Atl, presenti col presidente Mariano Rabino, il direttore Bruno Bertero, l’amministratore delegato Giovanni Minetti e l’intero consiglio di amministrazione (ne fanno parte ancora Elisabetta Grasso e il braidese Massimo Borelli, mentre l’astigiana Micaela Soldano, era collegata da remoto). Insieme a loro, col sindaco albese Alberto Gatto a fare gli onori di casa, il governatore Alberto Cirio collegato dall’ufficio della Regione a Bruxelles (tornerà nel pomeriggio per partecipare al Consiglio comunale aperto di Santa Vittoria d’Alba sulla Diageo), l’assessore regionale Marina Chiarelli, il presidente di Visit Piemonte Beppe Carlevaris col direttore Alessandro Zanon, diversi sindaci del territorio tra i quali quello braidese Gianni Fogliato, anche lui in collegamento.

Al direttore Bertero è così toccato passare in rassegna numeri che parlano soprattutto straniero. L’ottimo andamento dell’annata passata è dovuto sia all’aumento della componente estera che di quella italiana, con la prima a fare però la parte del leone. In particolare, nel 2024 la destinazione ha registrato una quota di pernottamenti esteri nettamente superiore a quella italiana, rispettivamente pari a 60,9% e 39,1%.

I primi cinque mercati esteri sono Svizzera (che registra +7,3% rispetto al 2023), Germania (in crescita del 7,8% nonostante qualche difficoltà vissuta dall’economia del Paese), Paesi Bassi (+24,9%), Stati Uniti (+3,3%) e Francia (+10,2%). In forte crescita anche la Spagna (+16,3%), la Repubblica Ceca (+35,1%), il Portogallo (+50,2%) e la Nuova Zelanda (+37,3%), "a conferma dell’appeal internazionale della destinazione", rilevano dagli uffici dell’ente di piazza Duomo. Unico segnale in controtendenza, il calo di presenze dal Regno Unito (-12,4%) e dall’Austria (-1,5%), sebbene compensato dall'aumento globale.

Sul totale, si è ricordato, le Langhe incidono per il 55% del mercato, il Monferrato per il 30% e il Roero, il comprensorio che ha fatto registrare la maggiore crescita, per il restante 15%.

PREVISIONI ALL’INSEGNA DELL’OTTIMISMO

Al netto di una situazione internazionale che qualche apprensione la suscita, il 2025 del turismo di Langhe, Roero e Monferrato è partito all’insegna dell’ottimismo, anche se "alcune variabili andranno monitorate attentamente", si dice ancora dall’Atl.

L’analisi, condotta da Lybra Destination per l’ATL Langhe Monferrato Roero sulla base delle ricerche di pernottamento effettuate tra il 1° novembre 2024 e il 15 febbraio 2025 per soggiorni previsti nell’arco dell’intero anno, evidenzia una crescita dell’interesse per il territorio, ma con un ritmo di incremento più contenuto rispetto all’anno precedente.

I dati mostrano, inoltre, che i mesi estivi e autunnali saranno trainanti per il settore, con un picco di prenotazioni già evidente per le prime due settimane di agosto e per il periodo tra il 6 e il 20 settembre. Un trend spinto soprattutto dalla domanda internazionale, che si conferma un elemento chiave per la crescita dell’area. Anche il secondo semestre dell’anno presenta un profilo di richieste più elevato rispetto al 2024, con un aumento delle ricerche nei periodi di festività ed eventi di richiamo.

Per quanto riguarda la stagione primaverile, l’analisi presenta una domanda più concentrata sui fine settimana, senza però sfociare in un fenomeno prettamente last-minute. Il turismo primaverile ha avuto un primo segnale di ripartenza in occasione del weekend di San Valentino, per poi registrare un picco più marcato in concomitanza con il Piemont Gravel (4-6 aprile 2025), evento che quest’anno attira un interesse maggiore rispetto all’edizione precedente. Anche le festività di aprile e maggio mostrano segnali di crescita, con prenotazioni che si distribuiscono in modo più omogeneo lungo i weekend. Tuttavia, gli operatori restano in attesa di ulteriori conferme, dato che la "booking window media" si attesta attualmente intorno ai 100 giorni.

UN SETTORE CHE VALE IL 10% DEL PIL REGIONALE

Tra i portati lasciati in dote da un 2024 che pure qualche difficoltà l’ha denotata, soprattutto nella partenza della stagione, che in primavera aveva fatto i conti con diversi periodi di pioggia, quello di un settore che a livello regionale ha superato la soglia del 10% del prodotto interno lordo regionale. Durante l’incontro lo ha segnalato il presidente di Visit Piemonte Beppe Carlevaris ("Vogliamo che arrivi al 15%", ha spiegato, illustrando l’obiettivo di alzare la spesa media del turista, "ma sempre attraverso la qualità", come anche la durate delle permanenze") e lo ha ribadito Alberto Cirio collegato da Bruxelles. "Ora dobbiamo alzare ancora l’asticella. Le modifiche che abbiamo apportato che regolano l’attività dell’Atl vanno in questa direzione, a metterle in condizioni di seguire attività di questo sempre più fondamentale comparto", ha spiegato il governatore.


 

Ezio Massucco - La voce di Alba

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