Ieri notte, intorno alle 22.30, vigili del fuoco del comando di Asti sono intervenuti con APS e AS per un incendio che ha interessato un appartamento al quinto piano di un condominio in stato di abbandono, di proprietà del Comune di Asti, sito in via Gancia.
Le operazioni di spegnimento dell'incendio, che ha coinvolto un materasso e alcune suppellettili, si sono concluse dopo circa un ora e mezza con lo spegnimento del materiale interessato e la successiva bonifica. Sul posto erano presenti anche i Carabinieri ed il personale del 118.
"Porterò il problema al Comitato per la sicurezza in Prefettura"
"Quella palazzina era stata sgomberata proprio perché instabile e insicura. C’era stato un problema di occupazione dei piani rialzati, ma successivamente erano stati liberati e messe in atto opere di sicurezza, chiudendo le aperture per impedire nuovi ingressi. Tuttavia, sembra che alcune persone siano riuscite comunque a introdursi, probabilmente utilizzando percorsi alternativi per raggiungere i piani superiori. Una volta che qualcuno riesce a entrare in un alloggio, poi è facile accedere agli altri livelli tramite le scale interne." L’assessore alla sicurezza del Comune di Asti, Luigi Giacomini, è intervenuto in merito all’incendio
L’assessore ha ribadito che il Comune aveva già provveduto a sigillare l’edificio per impedirne l’accesso. "Più di un residente mi aveva segnalato la presenza di occupanti abusivi, ma posso confermare che erano state già fatte delle opere di chiusura. Purtroppo, c'è sempre chi riesce a forzare ingressi e a insediarsi nuovamente. In assenza di riscaldamento, è possibile che abbiano acceso un fuoco per scaldarsi e che questo abbia causato il rogo, bruciando la terrazza."
Il caso sarà ora discusso in sede di Comitato per la Sicurezza in Prefettura: "Porterò questa situazione all’attenzione del Comitato per valutare ulteriori azioni di controllo e un censimento degli occupanti abusivi, affinché l’edificio sia definitivamente reso inaccessibile. Il rischio è che, in caso di crollo, qualcuno possa rimanere intrappolato all’interno con conseguenze drammatiche. Il Comune aveva già disposto lo sgombero proprio per la pericolosità dello stabile. Molti degli alloggi erano stati riscattati da privati, e i legittimi proprietari erano stati trasferiti altrove. Ora, però, chi lo occupa non sono gli ex residenti, ma nuovi soggetti che si insediano illegalmente, come già accaduto in altri casi, ad esempio in via Pagliani."
L’assessore ha sottolineato la necessità di un intervento più incisivo: "Questo edificio deve essere completamente sigillato per impedire ai senzatetto di rifugiarsi all’interno, soprattutto in inverno, mettendo a rischio la propria vita. Il Comitato valuterà se le opere di chiusura siano state divelte e se sia necessario intervenire nuovamente."
Infine, Giacomini ha voluto ringraziare i cittadini per la loro attenzione e collaborazione: "Ringrazio i residenti che, con senso civico e attenzione, segnalano costantemente situazioni sospette o movimenti anomali. Grazie alle loro segnalazioni, possiamo intervenire tempestivamente per garantire la sicurezza di tutti."