Nursing Up Piemonte ribadisce il proprio "no" alla bozza contrattuale in discussione, definendola penalizzante per infermieri e professionisti sanitari. "Non danneggiamo i lavoratori, li difendiamo" afferma il segretario regionale Claudio Delli Carri, sottolineando come il rifiuto di firmare un accordo inadeguato sia una scelta di coerenza.
Al centro delle critiche, l'introduzione della figura dell'assistente infermiere e un sistema di carriera che esclude molti professionisti dall'area di elevata qualificazione. Delli Carri rassicura che gli aumenti per il personale di emergenza-urgenza sono già garantiti per legge e avranno effetto retroattivo, indipendentemente dalla firma del contratto.
Dal 2021 il sindacato ha organizzato 22 manifestazioni per chiedere maggiori risorse e il riconoscimento del ruolo degli infermieri. "Non accetteremo compromessi al ribasso – conclude Delli Carri – continueremo a lottare per un contratto che garantisca pari opportunità a tutti i professionisti sanitari".
Ieri, inoltre, si è tenuto un banchetto informativo al piano -1 dell'Ospedale Cardinal Massaia per sensibilizzare operatori e cittadini sulle problematiche legate alla bozza contrattuale e alle richieste del sindacato.
Dal 2021, Nursing Up ha promosso 22 manifestazioni in tutta Italia per chiedere maggiori risorse per gli infermieri e le altre professioni sanitarie. Le istanze del sindacato sono state portate all’attenzione di Prefetti, Presidenti di Regione e Governo, con l’obiettivo di sollecitare interventi
concreti a favore della categoria. "È proprio per coerenza che non possiamo accettare un contratto discriminatorio per molti professionisti, impedendo loro di accedere all’area di elevata qualificazione", aggiunge Enrico Mirisola, segretario provinciale Nursing Up Asti.