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Attualità | 18 febbraio 2025, 12:48

"Eroi non si nasce, si diventa": Incisa Scapaccino ricorda il carabiniere che scelse la morte per onore

223 anni dalla nascita di Giovanni Battista Scapaccino: commemorato il sacrificio che ispirò un'intera nazione

Alcune immagini della cerimonia

Alcune immagini della cerimonia

Con una cerimonia semplice ma intensa, sabato 15 febbraio ad Incisa Scapaccino è stato commemorato il 223° anniversario della nascita del carabiniere Giovanni Battista Scapaccino, primo militare dell'Arma a ricevere la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria. Alla cerimonia hanno preso parte il comandante provinciale dei Carabinieri, il sindaco di Incisa e il maestro Marcello Rota, pronipote dell'eroico militare, rendendo omaggio con la deposizione di una corona benedetta dal cappellano dell’Arma e dal rettore del Santuario della Virgo Fidelis.

Nel suo discorso, il sindaco ha voluto ringraziare le autorità presenti, le associazioni combattentistiche e i cittadini che, con la loro partecipazione, hanno testimoniato l’attaccamento all’Arma e il rispetto per il sacrificio di un concittadino illustre. Un gesto che ha unito la comunità nel ricordo di un uomo che scelse di morire per non rinunciare ai propri ideali.

Marco Pavese, prorettore dell’Università di Genova, ha ripercorso la vita e il sacrificio di Scapaccino, ricordando come il carabiniere, durante l’occupazione di Les Échelles (allora parte del Regno di Sardegna) da parte di un gruppo di fuoriusciti repubblicani, rifiutò di aderire ai moti insurrezionali. Per questo atto di fedeltà al giuramento prestato, pagò con la vita, ma il suo nome divenne simbolo di coraggio e lealtà. La motivazione dell’onorificenza sottolinea come Scapaccino abbia preferito farsi uccidere piuttosto che gridare "Viva la Repubblica", urlando invece "Viva il Re", dimostrando una coerenza incrollabile.

Durante la cerimonia, il colonnello Paolo Lando, comandante provinciale dell’Arma, ha tratteggiato la figura di Giovanni Battista Scapaccino non solo come militare ma soprattutto come uomo. “Eroi non si nasce, ma lo si diventa attraverso le azioni che ciascuno compie di fronte alle circostanze che la vita gli pone davanti,” ha dichiarato l’alto ufficiale, esortando tutti a trovare il coraggio di restare fedeli ai propri ideali, proprio come fece Scapaccino.

Un esempio di virtù e integrità che continua a vivere nella memoria collettiva, ispirando le nuove generazioni e ricordando l’importanza di valori come l’onore, il coraggio e la fedeltà.

Redazione

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