Il Giudice per le Indagini Preliminari Claudia Beconi ha disposto oggi l'archiviazione del procedimento penale nei confronti del presidente della Provincia Maurizio Rasero, relativo alle presunte irregolarità nelle elezioni provinciali del 2022.
La vicenda era stata sollevata dall'ex assessore Mario Bovino, che aveva presentato un esposto basato su una registrazione di una conversazione con la consigliera di maggioranza Francesca Varca. Secondo quanto emerso, Rasero avrebbe fornito ai componenti della propria lista biglietti personalizzati per le preferenze a favore di Simone Nosenzo, poi eletto vicepresidente della Provincia, rendendo così potenzialmente riconoscibile il voto di ciascun consigliere.
Nelle motivazioni dell'archiviazione, il GIP ha specificato che la condotta di Rasero, "pur politicamente censurabile", non integra gli estremi di alcun reato. In particolare, il giudice ha evidenziato come la richiesta di apporre segni di riconoscimento sui voti, sebbene rappresenti una violazione del principio di segretezza del voto, non costituisca una fattispecie penalmente rilevante nel contesto delle elezioni provinciali di secondo livello.
La difesa di Rasero, rappresentata dall'avvocato PierMario Morra, aveva inoltre sottolineato come la consigliera Varca avesse agito in piena autonomia, senza alcuna coercizione nel suo sostegno a Nosenzo.
"L’ordinanza con cui viene disposta l’archiviazione del procedimento penale è cristallina e dopo giorni di amarezza mi rallegro che un Giudice abbia chiarito come non vi sia stata alcuna pressione, coercizione o qualsiasi genere di imposizione - ha commentato il primo cittadino - Ora devo, come è giusto che sia, intervenire politicamente dopo che in questo periodo, per rispetto verso le decisioni della magistratura, sono stato in silenzio. Io non ho mai indottrinato nessuno, vivo in una comunità e dentro quella comunità in un confronto aperto e libero si sono assunte decisioni politiche".
"Ho udito, in queste settimane, pronunciare parole altissime come Costituzione, Democrazia, Voto - ha aggiunto Rasero - Mi chiedo soltanto se Bovino, che aveva depositato una denuncia/querela il 12 luglio 2024, non abbia mai pensato in questi mesi di fare l’unica cosa che io avrei fatto al suo posto se avessi percepito tale ferita alla democrazia e cioè dare le dimissioni invece di fare finta di nulla e continuare a partecipare alle giunte. Ringrazio il mio avv. PierMario Morra per il lavoro svolto e per la passione con cui mi ha difeso".