"Tutta l’Italia, tutta l’Italia, tutta l’Italia (Eh!)
Tutta l’Italia, tutta l’Italia, tutta l’Italia
Lasciateci ballare
Con un bicchiere in mano
Domani poi ci pentiamo
A dirci: “Ti amo”
Che qui ci sente tutta l’Italia, tutta l’Italia, tutta l’Italia"...
C'è da scommettere che il testo di Gabry Ponte soppianterà il tormentone "Perché Sanremo è Sanremo" di baudiana memoria, scritta da Pippo Caruso e intrepretata da Rudy Neri. Di sicuro in questi giorni sanremesi è il tormentone che più ci sta trapanando il cervello (e non solo).
Gruppo di ascolto in Sala Pastrone. Grazie, ma sì grazie
Sanremo è Sanremo anche ad Asti, in Sala Pastrone, dove l'intuizione dell'assessore alla Cultura Paride Candelaresi, ha voluto radunare un po' di gente per seguire la serata finale. Ingresso gratuito, generi di conforto e la possibilità - come succedeva agli albori della televisione - di condividere un momento che, piaccia o meno, rappresenta anche la storia del Paese e forse lo rassicura un po'. "Ci vediamo (a) Sanremo", nella sua prima edizione (perché tornerà sicuramente), è stata un bel successo, destinato a crescere. Un centinaio di persone ha seguito attentamente, commentato, sicuramente divertendosi.
"Grazie ai social - racconta Candelaresi - il Festival è rinato, fa discutere e, soprattutto aggrega. Ho pensato che fosse bello vederlo tutti insieme in una sala aperta al pubblico, mangiando e bevendo qualcosa, un po’ come si faceva negli anni Cinquanta".
La serata, in collaborazione con Vertigo e Riccardo Costa, ha visto la presenza anche dell'attrice Chiara Buratti che venerdì, dopo aver presentato a Casa Sanremo i libri del marito, il nostro amato Massimo Cotto, ha seguito all'Ariston la serata duetti con il figlio Francesco. Ha raccontato qualche aneddoto e ha arricchito la serata. Le pause pubblicitarie sono state l'occasione per i commenti sulla serata: dalle canzoni al look, ai conduttori.
A fianco degli organizzatori anche, come ogni evento che si rispetti, i partner: Caffetteria Il Mattone, Vecchio Drink, Daniella e il partner istituzionale Consorzio dell'Asti DOCG, vicini fino alle due per rifocillare gli ospiti.
La Balorda nostalgia sbaraglia tutti (?)
Come all'Ariston, qualche moto di disapprovazione anche in Sala Pastrone sul 6° posto di Giorgia e l'inattesa della vittoria di Olly con "Balorda nostalgia" (bravissimo e, pare, molto amato dai giovani). Stupito lui stesso che, dopo la proclamazione ha esclamato "è assurdo, ma è successo".
Ma come ha vissuto l'assessore Candelaresi, organizzatore della serata, appassionato di musica? È uscito dai ranghi istituzionali?
"La serata di ieri è stata davvero una grande festa. Sanremo ha il grande pregio di mettere la gente insieme. Ho visto persone di età e sensibilità differenti cantare, ballare e interagire fra loro come se si conoscessero da sempre. Sono dispiaciuto per la mancata vittoria di Giorgia, ma altrettanto felice per Olly. Lui è un ragazzo talentuosissimo e che farà tanta strada, ma vedere le lacrime di tensione di Giorgia mi ha spezzato. Sono contentissimo per Lucio Corsi, lui è un artista che scrive canzoni perché ha qualcosa da dire al mondo, spero possa finalmente arrivare al grande pubblico. Menzione speciale per Achille Lauro: ha fatto un bellissimo festival".
E chi potrebbe arrivare ad Asti Musica?
Ieri sera c'era curiosità e attesa per l'annuncio del prossimo ospite di Asti Musica che arriverà direttamente dal Festival.
"Lo farò a giorni - assicura Candelaresi che non si sbilancia (ancora) -. Mi sarebbe tanto piaciuto Marco Masini, ad esempio, ma suona già in Piemonte e lo abbiamo escluso. Oltre al big di Sanremo, però, vorrei che un giorno AstiMusica si aprisse all'hard rock e al metal. Ci andrà un po', ma bisogna fissarsi degli obiettivi, no? Il mio sogno nel cassetto forse irrealizzabile? Portare ad AstiMusica Renato Zero (e magari i Nightwish, gruppo che adoro). Degli artisti in gara mi piacerebbe un giorno pensare di portare Rose Villaine, bellissima e di grande talento, Brunori Sas, un poeta moderno e magari una giovane promessa come Joan Thiele. Mi è piaciuta tanto e l’avrei messa un po’ più su in classifica. Ma sarebbe meraviglioso avere anche Gabbani, i the Kolors o Willie Peyote. Beh, tra le donne, io adoro Noemi. Ma anche Elodie sarebbe un bellissimo nome.
E chiude, smettendo gli abiti istituzionali: "Non accetto di vedere Fedez prima di Giorgia, abbiate pazienza".