Il consigliere Mario Malandrone di Ambiente Asti ha presentato un'interrogazione riguardante la situazione di degrado igienico-sanitario di un immobile situato in piazza Leonardo da Vinci ad Asti, al civico 12.
L'edificio, vuoto da circa sette anni, se si esclude un esercizio commerciale, versa in condizioni di grave abbandono, con segnalazioni da parte dei residenti e dei commercianti della zona che evidenziano la presenza di accumuli di guano e di topi, con conseguenti problemi di decoro e igiene pubblica.
"Nonostante le ripetute segnalazioni alle autorità competenti e una raccolta firme presentata in passato al Comune, non sono stati adottati provvedimenti risolutivi" chiosa Malandrone che sottolinea come questa situazione impatti negativamente sulla qualità della vita dei cittadini e delle attività commerciali della zona e richiama il dovere del Comune di "garantire il rispetto delle normative igienico-sanitarie, intervenendo tempestivamente per tutelare la salute pubblica.
L'interrogazione fa riferimento al "Regolamento di polizia urbana" che disciplina la gestione e la manutenzione degli immobili nel territorio comunale. In particolare, richiama l'articolo 18, che impone ai proprietari la manutenzione di portici, cortili e scale in stato di pulizia e decoro, e l'articolo 99, che obbliga i proprietari a mantenere gli spazi comuni sgombri da immondizie. Malandrone sottolinea che è compito dell'amministrazione emettere ordinanze per intimare ai proprietari di immobili in stato di degrado interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino del decoro urbano.
Il consigliere interroga quindi il sindaco e l’amministrazione comunale per sapere se siano "state già effettuate verifiche sull’immobile e quali azioni siano state intraprese, quali esiti abbia avuto la petizione presentata dai cittadini e se sia seguita un’ordinanza". Chiede inoltre se siano previsti interventi per il trattamento dell’infestazione da roditori e la bonifica della zona, se esistano piani di controllo sugli immobili dismessi per evitare situazioni simili in futuro e in che modo l’amministrazione intenda monitorare questi casi, garantendo la tutela della salute pubblica.