Stefano Chiarlo, presidente dell’Associazione Produttori del Nizza, è stato relatore, nei giorni scorsi, alla serata conviviale del Rotary Club Asti
Il noto produttore vinicolo ha ricordato la storia dell’Associazione di cui è a capo da circa 4 anni, nata nel 2002, quando ancora il Nizza era una sottozona della Barbera d’Asti, dall’intuizione di personaggi come l’enologo Giuliano Noè e Tullio Mussa, allora presidente dell’Enoteca Regionale di Nizza Monferrato, e dalla scommessa di dieci aziende vitivinicole.
"Oggi quella scommessa – ha sottolineato Chiarlo – può considerarsi vinta: i produttori aderenti sono diventati ben 92, sparsi in 18 Comuni, e la produzione, inizialmente di centomila bottiglie l’anno, è attualmente di oltre un milione di bottiglie, vendute in ben cinquanta Paesi del mondo; inoltre la nuova D.O.C.G. ha attratto investimenti da parte di numerosi operatori internazionali, circostanza che ha contribuito alla crescita dei territori ricompresi nel disciplinare".
Alla serata ha partecipato anche Beppe Giordano, presidente dell’Associazione Barbera & Barbere e vicepresidente delle Strade del Vino, instancabile organizzatore di eventi eno promozionali, il quale ha sottolineato l’importanza di una sempre migliore organizzazione del turismo nella nostra provincia, "che non può prescindere - ha affermato - dal mettere in rete tutte le opportunità che vengono offerte ai visitatori".
La cena, tipicamente piemontese, è stata ovviamente “bagnata” con il Nizza di differenti produttori, che ha riscosso meritati applausi dai numerosi presenti. Al termine della serata il presidente del Rotary, Alberto Bazzano, ha omaggiato Stefano Chiarlo con il gagliardetto del club.