Nella giornata di venerdì 7 febbraio , la Squadra Mobile della Questura di Asti ha arrestato un cittadino pakistano destinatario di un mandato di arresto europeo, emesso dalle autorità ungheresi per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani. L’uomo, attivo nel traffico clandestino di migranti, era ricercato per aver favorito, nel 2023, l’ingresso illegale di cittadini stranieri attraverso il confine tra Ungheria e Slovenia.
Il latitante, che utilizzava diversi alias riferiti a nazionalità differenti, è stato localizzato nella provincia di Asti grazie alla segnalazione dell’unità FAST Italia-Divisione S.I.Re.N.E. del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. Le informazioni ricevute sono state rapidamente elaborate dagli investigatori della Squadra Mobile, che hanno attivato una vasta operazione di ricerca, impiegando sia pattuglie sul territorio sia strumenti di analisi avanzata.
L’uomo è stato individuato mentre si trovava in una delle strade principali della città e subito condotto in Questura per le procedure di identificazione. L’operazione della Polizia di Stato ha permesso di confermare la sua identità e di attribuirgli formalmente le accuse mosse dalle autorità ungheresi.
Si è inoltre appreso che il soggetto aveva richiesto protezione internazionale in Italia nei mesi precedenti all’emissione del mandato d’arresto. Tuttavia, la segnalazione internazionale e l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine hanno portato al suo arresto. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Asti, in attesa delle decisioni della Corte d’Appello di Torino, competente per l’eventuale estradizione.