Attualità - 10 febbraio 2025, 14:44

Il nuovo centro Alzheimer di Asti prende forma: obiettivo l'apertura ad ottobre

"Ho voluto far conoscere al nuovo Dg della sanità astigiana questo importante progetto" afferma il consigliere regionale Sergio Ebarnabo

Il giardino del nuovo centro diurno di Asti

Un importante passo avanti per l'assistenza ai malati di Alzheimer ad Asti: il direttore generale dell'ASL Giovanni Gorgoni ha effettuato un sopralluogo su quello che a breve diventerà il cantiere , che sarà trasformata in un centro diurno specializzato.

"Finalmente Asti avrà un centro all'avanguardia per i malati di Alzheimer, una struttura che le famiglie del territorio attendevano da tempo," ha dichiarato il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Sergio Ebarnabo  riguardo al sopralluogo alla palazzina di via Antica Zecca, ex sede della Congregazione delle Suore Ancelle di San Giuseppe.

"Ho voluto far conoscere al nuovo Dg della sanità astigiana questo progetto che è molto importante per tantissime famiglie che non potevano più disporre di un servizio qualificato dalla chiusura della casa di riposo Città di Asti," ha sottolineato Ebarnabo.

Il sopralluogo è stato effettuato insieme al direttore generale dell'ASL Giovanni Gorgoni, accompagnato da Mario Sacco e Maurizio Serpentino di Confcooperative Piemonte Sud. La consociata Socialcoop realizzerà l'intervento, con lavori di ristrutturazione che inizieranno a breve per concludersi entro ottobre.
Il centro diurno sarà dotato di uffici, camere, ambulatori e un ampio spazio verde, pensato per offrire ai pazienti momenti di evasione, soprattutto durante i mesi estivi. “Si tratta di una struttura importante”, ha sottolineato Ebarnabo, “perché il vero malato, in questi casi, non è solo chi è affetto da Alzheimer, ma anche i familiari, che hanno bisogno di un sollievo. Questo centro potrà offrirlo, essendo convenzionato e a disposizione dei privati”.

Un vuoto da colmare


Il consigliere ha ricordato che, da quando è stata chiusa la casa di riposo di Asti due anni fa, la città e i comuni limitrofi (per un bacino di circa 85 mila abitanti) sono rimasti privi di una struttura dedicata ai malati di Alzheimer. “Nessuno ci aveva più pensato”, ha affermato Ebarnabo, “ma le patologie neurodegenerative sono in crescita, soprattutto con l’aumentare dell’età media. Questo centro rappresenta una soluzione concreta per un problema sempre più diffuso”.
Secondo quanto riferito da Ebarnabo, tutta la parte burocratica è stata completata. “Non c’è più nessun permesso da chiedere, nessuna pratica da sbrigare”, ha dichiarato. “I lavori inizieranno a breve e dureranno circa sei mesi, con l’obiettivo di rendere il centro agibile entro ottobre”. Il consigliere ha ringraziato Mario Sacco, presidente dell’Incontro Operative Sud del Piemonte, per il supporto tecnico-strategico al progetto.
Ebarnabo ha inoltre evidenziato che l’intero investimento è stato coperto dalla Conf Cooperative, senza richiedere fondi pubblici o contributi da enti come la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti. “Non è stato chiesto un centesimo a nessuno”, ha precisato, “né bandi né altre forme di finanziamento. Un progetto importante realizzato con risorse private”.

La struttura si estenderà su 1000 metri quadrati, con un giardino di dimensioni doppie.  Il centro si concentrerà sul supporto alla ri-acquisizione delle abilità quotidiane e domestiche dei pazienti, fornendo anche assistenza ai care-giver e formazione specifica per gli operatori.

Il progetto, che prevede l'impiego di una dozzina di operatori, nasce dalla collaborazione tra Confcooperative Piemonte Sud, Socialcoop, l'associazione Alzheimer Asti Odv - con il supporto del Dottor Marcello Francesconi e della Dottoressa Maria Teresa Pippione - il Comune di Asti e l'ASL. 

Mario Sacco, presidente di Confcooperative, sostiene come i progetti vadano avanti secondo i piani: "Abbiamo colto l’opportunità di far visitare la struttura, dove sorgerà il centro per l’Alzheimer, sia ad Ebarnabo, della commissione sanità della Regione Piemonte, che al nuovo direttore dell’ASL. Per noi è fondamentale ottenere l’accreditamento e il convenzionamento con l’ASL, visto che questo servizio era venuto a mancare con la chiusura della casa di riposo cittadini. Ridare un servizio alle famiglie che affrontano questa problematica è una priorità. L’associazione Alzheimer, con il presidente Francesconi, conferma che si tratta di una necessità impellente - sostiene -  Noi, come cooperative, abbiamo risposto all’appello della comunità astigiana, individuando tramite Social Coop questa struttura, acquistata proprio per questo scopo: lavoriamo per poter garantire l'apertura entro ottobre. Stiamo rispettando gli impegni presi e procediamo spediti».

L'intervento risponde a un'urgente necessità del territorio astigiano, dove si registrano circa 4500 casi di demenza senile secondo i dati ASL.