Attualità - 09 febbraio 2025, 07:00

Carnevale e maschere: una festa che unisce tradizione e trasgressione

Il Carnevale, con le sue maschere colorate e i festeggiamenti sfrenati, è una delle tradizioni più antiche e affascinanti della cultura europea. È un momento speciale in cui il mondo sembra capovolgersi, le regole si dissolvono e tutti si concedono un po' di libertà. Le sue radici affondano nelle celebrazioni pagane dedicate alla fertilità e ai cicli stagionali, come i Saturnali romani, quando la società si ribaltava, anche solo per un momento. Con l’avvento del Cristianesimo, il Carnevale si è adattato al calendario liturgico, diventando il periodo di eccessi prima della Quaresima.

Nel Medioevo, il Carnevale diventò il palcoscenico perfetto per esprimere il contrasto tra sacro e profano. Le maschere, spesso ispirate a figure infernali o animali, permettevano di rompere le gerarchie sociali e di comunicare con l'aldilà. Poi, con il Rinascimento, i festeggiamenti carnevaleschi esplosero soprattutto nelle città italiane come Firenze, Roma e Venezia, dove carri allegorici e maschere eleganti riflettevano il potere e il prestigio delle élite. A Firenze, Lorenzo il Magnifico celebrava la vita fugace con i suoi canti carnascialeschi, mentre Venezia esibiva le sue famose maschere, che nascondevano l’identità e trasformavano i ruoli sociali.

Oggi, le maschere continuano a evocare quel passato intriso di magia e sovversione. Da Arlecchino a Pulcinella, da Colombina a Pantalone, queste figure storiche ci parlano di un'arte che mescola tradizione, teatro e festa popolare. Ma come è cambiato il Carnevale nel corso dei secoli? E in che modo le maschere hanno evoluto, o conservato, il loro significato originario? In questo viaggio, esploreremo l’evoluzione di una festa che, tra riti antichi e modernità, continua ad affascinare il mondo.

Le Maschere liguri: un viaggio tra mare, avventure e tradizione
Le maschere liguri raccontano l'anima vivace della regione, intrecciando mare, ironia e spirito popolare. A Genova, Capitan Spaventa e Baciccia della Radiccia sono due icone della cultura cittadina. Capitan Spaventa, il classico spadaccino vanaglorioso, mescola coraggio e parlata irresistibile, rappresentando il carattere intraprendente e cosmopolita dei genovesi. Baciccia della Radiccia, il marinaio che difende i più deboli con il suo bastone, incarna la giustizia popolare, con un costume che richiama la vita portuale.

A Savona, Cicciolin, creato da Romeo Bevilacqua, è il marinaio rozzo ma dal cuore grande, che celebra il legame profondo tra la città e il mare con il suo cappello rosso e le collane di perle. Queste maschere non sono solo simboli di festa, ma raccontano storie e tradizioni radicate nel territorio ligure, unendo la cultura popolare a quella marinara.

Le maschere della Lombardia: tradizione e folklore nei carnevali lombardi
La Lombardia è terra di tradizioni carnevalesche cariche di storia e simbolismo. A Varese, Pin Girometta è una maschera che trae ispirazione da un antico portafortuna, simbolo del Carnevale Bosino e del folklore locale. Da Busto Arsizio arriva Tarlisu, un personaggio legato a un tessuto tradizionale, che rappresenta l’essenza della cultura bustocca.

Nel cuore di Mantova, il Carnevale di Castel Goffredo è famoso per la figura di Re Gnocco, che dal 1872 domina la scena. Ogni quattro anni, il monarca pronuncia un discorso e distribuisce gnocchi ai suoi sudditi, una tradizione che risale al 1531 e unisce il Carnevale mantovano a quello veronese, in un tripudio di colori e sapori.

Il carnevale in Piemonte: tra tradizione e battaglie
Il Carnevale piemontese è una festa che esplode in colori, maschere e tradizioni secolari. A Torino, Gianduja e Giacometta incarnano l’anima popolare del Carnevale, uniti in una danza di allegria e satira sociale. Ma è a Ivrea che il Carnevale raggiunge il suo apice con la celebre Battaglia delle Arance, un combattimento simbolico tra il popolo e la nobiltà. Migliaia di arance volano per le strade, trasformando la città in un campo di battaglia che mescola la storia con il folklore, creando un’esperienza unica che cattura l’essenza del Carnevale piemontese.

Un Carnevale che vive in ogni città
Il nostro gruppo editoriale è presente nelle città simbolo del Carnevale che abbiamo raccontato: Torino, Asti, Varese, Mantova, Savona e Genova. In ognuna di queste storiche città, dove la tradizione carnevalesca si rinnova di anno in anno, siamo pronti a condividere con voi la magia di queste feste che uniscono storia, cultura e passione popolare. Ovunque vi troviate, il nostro impegno è portarvi più vicini alla ricchezza delle tradizioni italiane, che continuano a fare vibrare le nostre città.

Valeria Toscano