Nel settembre 2012 usciva il primo numero di Astigiani, rivista trimestrale bella, ben fatta, dalla grafica curata, miracolo editoriale frutto di passione, curiosità e tenacia. Il primo editoriale del direttore Sergio Miravalle, titolato Eccoci, recitava: “600 battute. Come quattro messaggi di Twitter. Guardiamo avanti riscoprendo la nostra storia senza facili nostalgie. Siamo convinti che “Conoscere il passato aiuta a vivere il presente e farà intuire il futuro”. Un gruppo aperto di astigiani di buona volontà crede nel progetto culturale ed editoriale che ha fatto nascere “Astigiani”, questa rivista. Ci siamo costituiti il 10 luglio, nelle sale di Casa Alfieri, in quel cantiere che non vorremmo incompiuto. Una sede simbolo. Alfieri è stato definito un “risvegliatore”. Noi abbiamo scelto il galletto astigiano per ridestare la terra e la città che amiamo.”.
Oggi Astigiani sta per compiere tredici anni. Tredici anni di storia e storie dell’Astesana, di Langa, del Roero e del Monferrato. Storie raccontate in oltre 6.000 pagine dove grafica, immagini e qualità dei contenuti esaltano non poco il nostro passato. Ora la rivista è pronta a festeggiare il suo 50° numero, in uscita il 26 marzo prossimo. Il miglior modo per contribuire ad un progetto editoriale che si è fatto presenza costante ed importante tra Asti e Astigiano, il miglior modo per esserne partecipi è abbonarsi.
Abbonarsi, magari anche portando a fare lo stesso un amico, un parente, o chi, come voi, ama leggere. Ogni "presentatore" riceverà in omaggio una speciale dotazione di preziosi numeri arretrati a scelta, in modo da completare la collezione di Astigiani. Abbonarsi a così tanta sostanza al costo di un paio di pizze ed una birretta: 30-35 euro è il costo dell’abbonamento base, spedito o ritirato in sede. Al base si aggiungono quello di Socio Aderente, da 60 euro, con diritto a sei arretrati, e quello di Socio Sostenitore, da 110 euro, che porta a dieci gli arretrati omaggio e contribuisce al progetto del futuro Bosco degli Astigiani.
Da tredici anni raccontano e agiscono quale presenza associativa onnipresente in quello che conta in Città. Presenza associativa che per recuperare risorse da destinare a sociale e assistenze varie si è inventata, poco dopo il numero 1 della rivista, il Bagna Cauda Day e, più recentemente, il Carpionato del mondo. Realtà unica che credo si debba premiare e sostenere anche solo con un abbonamento. Premiare e sostenere il loro guardare al futuro, oggi rivolto alle nuove generazioni, in particolare ai ragazzi della Gen Z, ai nati dopo il Duemila. A conferma, un abbonamento pensato per loro. Abbonamento esclusivo a soli 25 euro annui con il ritiro delle copie direttamente nella sede di corso Alfieri, di fronte a Palazzo Mazzetti. Così da conoscerli e invogliare alla partecipazione alle borse di ricerca “Luciano Nattino” da 500 euro l’una, rivolte proprio a nuovi e giovani autori. Insomma, abbonatevi!