Attualità - 07 febbraio 2025, 11:42

Anche Asti si unisce nel giorno ricordo: "Foibe e Shoah, stessa follia dei regimi totalitari" [GALLERIA FOTOGRAFICA ]

Questa mattina una cerimonia nella sala del Consiglio provinciale per non dimenticare una pagina oscura della nostra storia

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Questa mattina, nella sala del Consiglio provinciale, si è svolta la Giornata del Ricordo, dedicata alle vittime delle foibe e all'esodo giuliano-dalmata. L'evento ha visto la partecipazione delle principali autorità cittadine e degli studenti del liceo Linguistico Ugo Foscolo, riuniti per riflettere su una pagina dolorosa e complessa della nostra storia.

Una follia comune alla giornata della Memoria

Il prefetto Claudio Ventrice ha aperto la cerimonia sottolineando l'importanza di riportare alla luce vicende storiche a lungo trascurate: "Sia oggi che il Giorno della Memoria condividono il triste denominatore comune della follia dei regimi totalitari, siano essi nazifascisti o comunisti".

L'onorevole Marcello Coppo, esponente di Fratelli d'Italia, ha evidenziato la natura etnica delle persecuzioni: "Ci fu una persecuzione su base etnica: anche i comunisti italiani finirono nelle foibe perché erano italiani. Purtroppo, la mente umana tende a ragionare per schemi".

Il sindaco e presidente della Provincia, Maurizio Rasero, ha invitato a una riflessione più profonda sulla complessità storica: "Non eravamo semplicemente i buoni, la storia è più complessa. Gli esuli vennero espulsi e l’Italia non li accolse proprio a braccia aperte".

La cerimonia si è conclusa con una lectio magistralis del professor Marco Cuzzi, docente di storia all'Università di Milano, introdotto da Gianfranco Imerito e Vanni Cornero. Un momento di approfondimento che ha permesso ai presenti, soprattutto ai giovani studenti, di comprendere meglio le tragiche vicende legate alle foibe e all'esodo giuliano-dalmata.

Una tragedia per lungo tempo dimenticata

Le foibe sono cavità carsiche naturali presenti principalmente nel territorio istriano e giuliano; durante e subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, queste voragini divennero tristemente note per essere state utilizzate come luogo di esecuzione e occultamento di migliaia di vittime. Le stime variano, ma si ritiene che tra i 5.000 e i 10.000 italiani siano stati uccisi in questi eccidi.

Parallelamente, si verificò l'esodo giuliano-dalmata, un massiccio spostamento forzato di popolazioni italiane dalle terre dell'Istria, Fiume e Dalmazia, allora passate sotto il controllo jugoslavo. Si stima che tra le 250.000 e le 350.000 persone abbiano abbandonato le proprie case, spesso in condizioni drammatiche, per rifugiarsi in Italia o in altri paesi occidentali. 

Questi eventi rappresentano una ferita ancora aperta nella memoria collettiva italiana e sottolineano l'importanza di momenti commemorativi come la Giornata del Ricordo, istituita nel 2004, per mantenere viva la consapevolezza storica e promuovere una riflessione condivisa sulle tragedie del passato.

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)

Le immagini della celebrazione (Merphefoto)