Green | 04 febbraio 2025, 19:04

Inquinamento dell’aria: 50 centraline oltre i limiti in 25 città italiane

Secondo i dati diffusi da Legambiente, Asti e Torino ancora fuori legge per il PM10. Dal 2030 limiti più severi per la qualità dell’aria

Inquinamento dell’aria: 50 centraline oltre i limiti in 25 città italiane

In occasione dell’avvio della campagna itinerante Città 20230, Legambiente ha diffuso i dati di bilancio 2024 sull’inquinamento atmosferico nei principali capoluoghi di provincia.

 I dati mostrano che 50 centraline in 25 città, su un totale di 98, hanno superato i limiti giornalieri di polveri fini (Pm10).

Inoltre, entreranno in vigore tra cinque anni le prossime direttive europee sui limiti legali entro cui deve mantenersi la qualità dell’aria; misure che, stando ai dati odierni, renderebbero fuorilegge 70 città su 98.

 Tuttavia, in Piemonte si assiste ad un calo delle concentrazioni degli inquinanti.

Alessandria, che negli anni passati vedeva una situazione fortemente negativa, non registra superamenti della soglia di legge, con 32 sforamenti giornalieri del limite di 50 ug/m3. Asti risulta fuori legge sulla centralina “D’acquisto” con 37 superamenti dei valori di riferimento. Torino supera i livelli normativi in quattro centraline delle cinque prese in esame: Grassi (36 superamenti giornalieri); Lingotto (55 sforamenti giornalieri); Rebaudengo (55 sforamenti giornalieri); Rubino (41 sforamenti giornalieri). Invece, non si registrano superamenti relativi agli ossidi di azoto.

 “Nel 2024 le concentrazioni degli inquinanti sono sensibilmente calate – dichiara Alice De Marco, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Resta il fatto che dal 2030 i limiti normativi che entreranno in vigore saranno più stringenti e, a parte Biella, Cuneo e Verbania, nessun altro capoluogo risulterebbe entro i limiti”.

Redazione

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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