Attualità | 04 febbraio 2025, 19:41

Costigliole d’Asti, completato il restauro del santuario della Beata Vergine delle Grazie

Contributo di 35 mila euro dal GAL per il risanamento dell’edificio sacro nella frazione Madonnina

La giornata di ieri, ha visto la conclusione dell’intervento di restauro al santuario della Beata Vergine delle Grazie nella frazione Madonnina di Costigliole d’Asti.

L’opera è stata finanziata attraverso fondi del GAL Terre Astigiane attraverso il contributo del bando “Interventi di riqualificazione degli elementi tipici del paesaggio e del patrimonio architettonico rurale”.

 I lavori hanno comportato un intervento di risanamento resosi necessario per la presenza di umidità di risalita, che aveva danneggiato le decorazioni pittoriche.

Il contributo pubblico concesso ammonta a circa 35 mila euro, su un lavoro complessivo di quasi 60 mila euro.

 Al sopralluogo al santuario della Madonnina erano presenti il presidente del GAL Filippo Mobrici, la direttrice del GAL Maria Beatrice Pairotti, il parroco di Costigliole don Beppe Pilotto, l'ingegnere Mario Bianco che ha seguito i lavori, il sindaco di Costigliole Enrico Alessandro Cavallero.

 “Siamo veramente soddisfatti di questa misura del GAL che apre alle parrocchie l'opportunità di eseguire interventi di riqualificazione sugli edifici sacri – sottolinea il sindaco Enrico Alessandro Cavallero – Costigliole ha già ottenuto dal GAL finanziamenti per il restauro della chiesa di frazione San Carlo e qualche anno fa per la riqualificazione del Bricco Lù, straordinario punto panoramico”.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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