In occasione dell’avvio della campagna itinerante Città 20230, Legambiente ha diffuso i dati di bilancio 2024 sull’inquinamento atmosferico nei principali capoluoghi di provincia.
I dati mostrano che 50 centraline in 25 città, su un totale di 98, hanno superato i limiti giornalieri di polveri fini (Pm10).
Inoltre, entreranno in vigore tra cinque anni le prossime direttive europee sui limiti legali entro cui deve mantenersi la qualità dell’aria; misure che, stando ai dati odierni, renderebbero fuorilegge 70 città su 98.
Tuttavia, in Piemonte si assiste ad un calo delle concentrazioni degli inquinanti.
Alessandria, che negli anni passati vedeva una situazione fortemente negativa, non registra superamenti della soglia di legge, con 32 sforamenti giornalieri del limite di 50 ug/m3. Asti risulta fuori legge sulla centralina “D’acquisto” con 37 superamenti dei valori di riferimento. Torino supera i livelli normativi in quattro centraline delle cinque prese in esame: Grassi (36 superamenti giornalieri); Lingotto (55 sforamenti giornalieri); Rebaudengo (55 sforamenti giornalieri); Rubino (41 sforamenti giornalieri). Invece, non si registrano superamenti relativi agli ossidi di azoto.
“Nel 2024 le concentrazioni degli inquinanti sono sensibilmente calate – dichiara Alice De Marco, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Resta il fatto che dal 2030 i limiti normativi che entreranno in vigore saranno più stringenti e, a parte Biella, Cuneo e Verbania, nessun altro capoluogo risulterebbe entro i limiti”.