Si è tenuta ieri pomeriggio, presso la sede di Confcommercio ad Asti, una riunione decisiva sul possibile spostamento di una parte del mercato cittadino verso la zona centrale della città. L’incontro ha visto la partecipazione degli operatori del settore e delle istituzioni locali, con il direttore di Confcommercio Claudio Bruno che ha cercato una sintesi tra le diverse idee sul tavolo e organizzato i prossimi passi di questa iniziativa.
Quando avverrà la sperimentazione
"Ci siamo accordati su un mese di tempo per la presentazione di due progetti, in modo da avere un piano A e un piano B per la sperimentazione in centro", ha spiegato l’assessore Loretta Bologna. Questi progetti dovranno tenere conto di diversi parametri fondamentali, tra cui sicurezza, viabilità e l’accesso ai servizi di emergenza.
L’obiettivo dell’amministrazione è avviare la sperimentazione entro la primavera, quindi nel giro di un paio di mesi. "Vorrei partire prima della primavera, perché alcuni commercianti sono davvero in difficoltà e mi dispiace", ha sottolineato l’assessore.
Le possibili aree coinvolte
Durante la riunione si è discusso delle zone che potrebbero ospitare i banchi del mercato. Tra le ipotesi avanzate ci sono via Garibaldi, piazza San Secondo e e la zona di corso Alfieri. "Dobbiamo valutare tutto con attenzione, insieme alla Polizia Municipale e ai Vigili del Fuoco, perché la sicurezza è la priorità"
Un’altra possibilità emersa riguarda l’utilizzo della parte pedonale di piazza Alfieri, senza però compromettere la viabilità, quindi utilizzando l'area pedonale dal lato dei portici Anfossi. Tuttavia, l’ipotesi di collocare il mercato all’interno della piazza è stata esclusa, poiché l’area è destinata a eventi e manifestazioni.
Gli operatori del mercato avranno un ruolo attivo nella definizione delle nuove disposizioni. Alcuni si sono già resi disponibili a tracciare le prime ipotesi di distribuzione dei banchi, che saranno poi sviluppate in modo più dettagliato con il supporto di un progettista.
L’amministrazione intende affrontare il processo con un approccio strutturato e condiviso, valutando ogni aspetto prima di adottare soluzioni definitive. "Non voglio fare una sperimentazione che poi ci costringa a tornare completamente indietro", ha chiarito l’assessore.
Un incontro, però, che ha visto momenti di tensione, come sottolineato dalla Presidente di Fiva Confcommercio, Raffaella Gigliodoro, e dal Vicepresidente Elvio Ferrero.
"La riunione avrebbe dovuto essere un'occasione di confronto costruttivo, ma purtroppo alcuni ambulanti si sono lasciati andare a comportamenti inaccettabili nei confronti del direttore di Confcommercio, Claudio Bruno," ha dichiarato la presidente Gigliodoro. "Lui ha sempre lavorato per il bene della categoria e ha aperto le porte a tutti per trovare soluzioni condivise. Invece, è stato attaccato ingiustamente da chi guarda solo ai propri interessi personali. Non si devono permettere di comportarsi in questo modo, soprattutto in casa nostra, dove abbiamo dato la possibilità di discutere e cercare soluzioni. La maleducazione deve restare fuori da questi incontri."
L’amministrazione intende affrontare il processo con un approccio strutturato e condiviso, valutando ogni aspetto prima di adottare soluzioni definitive. "Non voglio fare una sperimentazione che poi ci costringa a tornare completamente indietro", ha concluso l’assessore.
Nelle prossime settimane saranno dunque definiti i dettagli del progetto e organizzati nuovi incontri per coinvolgere tutti gli attori interessati, con l’obiettivo di trovare una soluzione che migliori l’assetto del mercato senza creare disagi alla cittadinanza.
Il Goia: "Un incontro che lascia sperare"
Anche il direttivo del Goia, finora attestatosi su posizioni molto intransigenti, ha espresso moderata soddisfazione per gli esiti dell'incontro: "si è intravista una speranza per il futuro", scrivono in una nota stampa. Che prosegue: "Dopo un confronto tra le due opzioni proposte, il centro storico e l'anello, gli operatori hanno accolto all'unanimità la proposta avanzata dal Goia, che ancora una volta dimostra quanto sia profondamente coinvolto nella realtà astigiana. Nonostante l'impossibilità di accogliere tutte le richieste, l'Assessore ha proposto come alternativa il lungo via della piazza, una proposta che, per la prima volta, si avvicina concretamente alle esigenze degli operatori. Sebbene resti il timore che alcune delle realtà penalizzate dallo spostamento non possano starci con i banchi, il Goia si impegna fin da subito a cercare una soluzione che possa accontentare tutte le parti coinvolte".
"La nostra speranza - concludono - è che questo possa segnare una vera svolta. Ci impegniamo a lavorare per trovare una soluzione che tenga conto di tutti, senza lasciare indietro nessuno".