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Attualità | 30 gennaio 2025, 15:09

Asti e il nodo contro le discriminazioni: il Comune risponde alle polemiche

"Tanti risultati concreti": l'Amministrazione traccia il bilancio di anni di lavoro sul territorio

Asti e il nodo contro le discriminazioni: il Comune risponde alle polemiche

Per anni, il Nodo contro le discriminazioni del Comune di Asti ha rappresentato un presidio fondamentale per la prevenzione e la lotta alle discriminazioni. Un’azione strutturata su più livelli, sostenuta dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), dalla Regione Piemonte e da una rete locale di punti informativi. Tuttavia, nelle ultime settimane la questione è finita al centro di alcune polemiche

Un bilancio che parla da sé

Nonostante le critiche, secondo il Comune di Asti  i numeri e i progetti realizzati raccontano una realtà ben diversa da quella dipinta da alcune polemiche. Sono 38 le persone vittime di discriminazione che hanno ricevuto accoglienza e supporto concreto, mentre 13 punti informativi tra enti e associazioni del territorio hanno aderito alla rete. Un impegno che si è tradotto anche nella formazione di 32 operatori antidiscriminazione, in collaborazione con la Regione e Ires Piemonte.

L’operato del Nodo ha toccato diversi ambiti: dalla lotta agli stereotipi di genere.

  • Progetto " Che genere di storia mi racconti" rivolto a bambini, insegnati della scuola materna e primaria, sui temi della discriminazione di genere. Letture di fiabe e racconti leggeri e divertenti che destrutturano lo stereotipo di genere e facilitano la riflessioni sulla reale inclusione del diverso da sé. Totale bambini coinvolti n.557
  • Progetto " Se mi ascolti tutto passa" progetto in rete con la Prefettura di Asti, l'ASl At, Associazione Manicolorate, Polizia Municipale di Asti, Garante della infanzia di Asti, Consorzi degli Enti Gestori CISA e COGESA dove su moduli tematici collegati alla non violenza e alla accettazione di sè e dell'altro, i professionisti lavorano con i ragazzi delle scuole medie, promuovendo cultura non discriminatoria in contrasto al bullismo. Sono state coinvolte diverse scuole dell'astigiano e della provincia. Progetto al terzo anno di edizione e attualmente attivo.
  • Progetto "Comunicazione non violenta", rivolta a tutti i professionisti dei front office degli enti pubblici, per un totale di n. 50 operatori, costruito con la cooperativa Progetto A e l'Enaip Asti ente formativo e punto informativo della rete contro le discriminazioni
  • Realizzazione del video documentario "Via dell'abitare" finalizzato a sensibilizzare la cittadinanza sulla non discriminazione collegata alla condizione abitativa delle persone migranti e/o in condizioni di disagio. Progetto costruito in collaborazione con diversi punti info della rete con la cooperativa Progetto A.
  • Erogazione contributo per realizzazione Totem contro la transfobia a favore di Agedo.
  • Evento pubblico presentazione del video documentario "Via dell'abitare" rivolto a tutta la cittadinanza.
  • Seminario formativo sulla discriminazione di genere " Cosa faremo da grandi educare liberi da stereotipi" con la dott.ssa Biemmi, al fine di promuovere parità di genere e la non discriminazione di genere fin dall'infanzia. Rivolto ad insegnati per un totale di 80 partecipanti.

Chiusura del Nodo e polemiche: cosa è successo?

La chiusura del Nodo a titolarità comunale e il passaggio della responsabilità alla Provincia hanno scatenato un acceso dibattito, lasciando intendere una scarsa utilità del servizio, minimizzando il lavoro svolto e sollevando dubbi sulla gestione di alcuni casi, in particolare relativi alla violenza di genere. Tuttavia, gli operatori coinvolti respingono fermamente queste insinuazioni, sottolineando come la chiusura sia stata comunicata in modo trasparente, anche alla presenza della referente di Ires Piemonte durante un evento pubblico aperto ai punti informativi.

"La comunicazione della chiusura del nodo a titolarità comunale in attesa di incarico alla provincia è stata fatta pubblicamente alla presenza anche della referente di Ires Piemonte nell'evento pubblico a cui tutti i punti informativi erano invitati. Per le vie brevi, così come scritto sugli organi di stampa, sono state date indicazioni della non titolarità del nodo a trattare una violenza di genere e forniti i numeri necessari. Non si può spostare su altri le proprie responsabilità." si legge nella nota dell'Amministrazione comunale. 

Anche il sindaco di Asti esprime perplessità rispetto alle critiche: "Ci sorprende sentire parlare di scarsa utilità del Nodo, considerando le numerose attività realizzate e l’impatto sul territorio. Le iniziative dei punti informativi sono state sostenute non solo a livello ideologico e professionale, ma anche economicamente".

Redazione

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