Anche nella Giornata della Memoria, che avrebbe dovuto essere dedicata al ricordo, al silenzio rispettoso e alla riflessione, hanno tenuto banco le polemiche. Paride Candelaresi, assessore alla Cultura del Comune di Asti, ha espresso la sua profonda delusione per gli accadimenti di ieri, in occasione della Giornata della Memoria 2025, un momento che avrebbe dovuto unire la comunità nel ricordo delle vittime della Shoah.
“Sono incredulo”, ha esordito Candelaresi. “In uno dei giorni più significativi di questi ultimi anni, la Giornata della Memoria, che ha visto la posa di 20 pietre d’inciampo in città, ho dovuto leggere righe che mi hanno quasi imbarazzato. Non entro nel merito di chi ha detto (o non ha detto) cosa, e neanche mi interessa sapere se qualcuno ha ragione o torto. Non esistono verità assolute, ma stati d’animo e punti di vista diversi. Ciò che mi dispiace profondamente è vedere montata una polemica sul sindaco Rasero, che tanto ha fatto per questo 27 gennaio, e non solo”.
Candelaresi ha voluto sottolineare l’impegno del sindaco Maurizio Rasero, definendolo una persona che agisce con sentimento e dedizione. “Sono convinto che quel che fa, sia sempre portato avanti con sincerità. Posso essere testimone della sua intelligenza, capace di comprendere la complessità delle cose, anche quando queste sono lontane dal suo sguardo o dalla sua sensibilità”.
L’assessore ha poi espresso rammarico per il “botta e risposta spiacevole e indelicato” avvenuto durante la giornata, scatenate da un intervento di Luca Quagliotti, segretario Cgil “Condivido alcune delle sue istanze, ma in questo caso gli avrei consigliato un rispettoso silenzio. Nel Giorno della Memoria avrei preferito che fossero solo le pietre d’inciampo a parlare”.
Le pietre d’inciampo, installate in diversi punti della città, rappresentano un tributo concreto alle vittime dell’Olocausto e un monito per le generazioni future. Per Candelaresi, il loro significato va oltre la semplice commemorazione: “Asti, una piccola grande città, ha finalmente le sue pietre d’inciampo. Questo costituisce un percorso sia fisico che metaforico legato al tema della memoria, un passo importante per non dimenticare”.
L’assessore ha concluso ribadendo il suo sostegno al sindaco Rasero, non per le parole pronunciate o taciute, ma per le azioni concrete portate avanti nel suo operato quotidiano. “Continuerò a supportare e valutare il lavoro del sindaco per quello che fa, non per quello che dice o non dice. Per me rimane fondamentale che Asti abbia compiuto questo passo verso la memoria, un gesto che resterà nel tempo”.