In occasione della Giornata della Memoria, nella sede dell'associazione Insieme ad Antignano, si è tenuto un incontro con Nevio Visconti, autore del libro "La croce angelica" edito da Graffio. Visconti, noto pittore e raccoglitore di memorie, ha raccontato la storia di Renato Bello, reduce del campo di internamento e sterminio di Mauthausen.
Nato nel 1923, Bello sopravvisse a quella terribile esperienza, segnandosi nel fisico e nell’animo, e ricostruì la sua vita con fatica, fino a spegnersi nel gennaio 2024 a 100 anni. Visconti ha spiegato che Renato, conosciuto casualmente, non parlava spesso del suo internamento, un comportamento comune tra i sopravvissuti per timore di non essere creduti o per pudore.
Con il tempo, tra Nevio e Renato si è instaurato un rapporto di amicizia e fiducia, che ha permesso a Renato di aprirsi e condividere i suoi ricordi. Questi incontri sono stati registrati, mantenendo l'immediatezza e la freschezza emotiva dei ricordi di Renato. Nel video, Renato appare lucido e preciso, con una testimonianza simile a quella di Primo Levi.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Renato era carabiniere a Rodi. Dopo l’8 settembre 1943, solo 19 dei suoi 975 commilitoni sopravvissero alle cruente battaglie. Renato fu deportato a Mauthausen, dove visse un anno di sofferenze. Il libro racconta le strategie di sopravvivenza di Renato, come l'indossare giacche di prigionieri morti, la preghiera e il desiderio di tornare in famiglia.
Il titolo del libro, "La croce angelica", si ispira a un sogno ricorrente di Renato nel campo di concentramento. Al ritorno, Renato era così stravolto fisicamente che la madre non lo riconobbe. Oggi riposa nel cimitero di Moncalieri (TO) e la sua storia vive nel libro di Visconti, offrendo riflessioni sui comportamenti umani validi ieri e oggi.