Il reparto di Urologia del Cardinal Massaia è stato premiato con il Bollino azzurro. Il prestigioso riconoscimento è stato conferito da Fondazione Onda Ets a 156 ospedali italiani, 14 in Piemonte, giudicati virtuosi nell’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico.
“La valutazione – spiega Fondazione Onda - considera la presenza di servizi di promozione della prevenzione della salute sessuale e riproduttiva maschile, di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari per le problematiche uro-andrologiche, di servizi clinico-assistenziali dedicati al tumore della prostata e alle complicanze funzionali post-chirurgiche e ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e assistenza dei pazienti”.
Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa sono stati valutati da un apposito Advisory Board costituito da Fondazione Onda ETS, tra cui figurano primari ed esperti di tutta Italia.
Il reparto astigiano, attualmente sotto la responsabilità del dottor Matteo Paradiso, è stato premiato in particolare per i trattamenti mininvasivi, effettuati per via endoscopica e laparoscopica, su tumori alla vescica, alla prostata e al rene.
L’attività chirurgica ed endoscopica si traduce in circa 1.200 interventi ogni anno, in gran parte legati a patologie oncologiche che vengono trattate in stretta collaborazione con il dottor Marcello Tucci, direttore della struttura complessa di Oncologia dell’Asl AT.
L’equipe di Urologia è composta da 8 specialisti, tra questi il dottor Vittorio Canale che ha ritirato il premio in qualità di responsabile del Centro Ambulatoriale Servizi e referente del Gruppo multidisciplinare uro-oncologico.
Il Bollino azzurro, istituto nel 2021, si aggiunge in ottica di medicina di genere, al Bollino rosa che dal 2007 premia l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie, realizzando percorsi ottimizzati per il genere femminile. Il Cardinal Massaia ha ottenuto il Bollino rosa per la prima volta nel 2009 e da allora il premio è stato ininterrottamente confermato.
Il direttore generale dell'Asl AT, Giovanni Gorgoni commenta il riconoscimento: "La medicina di genere rischia talvolta di apparire l'argomento in voga del momento con l’eventualità che possa passare prima o poi la mano, e invece rappresenta il primo e più immediato approccio di medicina personalizzata rispettosa delle peculiarità fisiologiche di ciascun individuo. E riconoscere nelle cure sanitarie le specificità individuali significa esercitare equità di accesso ai servizi pubblici che è il valore maggiormente in pericolo in questo momento nei sistemi sanitari; sono davvero molto contento che al “mio” ospedale sia stata riconosciuta autorevolezza sul tema”.