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Cultura e tempo libero | 24 gennaio 2025, 13:43

La democrazia e i suoi paradossi: riflessione al Rotary Club di Asti con il viceprefetto aggiunto Remotti

Il relatore ha condotto i partecipanti in un viaggio partito dalla Roma del I secolo fino ai giorni nostri

La democrazia e i suoi paradossi: riflessione al Rotary Club di Asti con il viceprefetto aggiunto Remotti

Martedì scorso, il Rotary Club di Asti ha ospitato una conferenza dal titolo “La democrazia e i suoi paradossi”, tenuta da Renzo Remotti, viceprefetto aggiunto di Asti e membro del club. 

Il relatore ha affrontato un tema cruciale per tutte le democrazie: il processo di trasformazione del voto individuale in scelte collettive, questione strettamente legata alla definizione del sistema elettorale. Remotti ha sottolineato come ogni sistema presenti un’infinità di varianti, ognuna con implicazioni diverse.

Particolarmente apprezzato è stato l’excursus storico proposto dal relatore, che ha condotto i presenti in un viaggio nel tempo, partendo dalla Roma del I secolo d.C. fino ai giorni nostri. L’analisi ha toccato le teorie e i metodi elettorali elaborati nel XVIII secolo dai matematici francesi Jean-Charles de Borda e Nicolas de Condorcet, arrivando alle intuizioni del Premio Nobel per l’Economia Kenneth Joseph Arrow, che nel 1972 contribuì a chiarire le complessità delle scelte collettive.

La tesi di Remotti è stata netta e argomentata: i sistemi elettorali che favoriscono la scelta tra due opzioni o proposte distinte garantiscono maggiore stabilità alle democrazie. Al contrario, quando il panorama politico è frammentato in una moltitudine di partiti che corrono separatamente, diventa più complesso assicurare governi solidi e capaci di realizzare programmi approvati dagli elettori.

Nell’analizzare la situazione italiana, il relatore ha evidenziato come la coesistenza di diversi sistemi elettorali – maggioritario a doppio turno per i Comuni, maggioritario a turno unico per le Regioni, sistema misto per le elezioni politiche nazionali e proporzionale puro con sbarramento per le europee – renda difficile per i cittadini comprendere appieno i meccanismi politici. Questo, secondo Remotti, contribuisce ad alimentare il disinteresse e l’astensionismo elettorale.

Al termine della conferenza, arricchita da numerose domande del pubblico, il presidente del Rotary, Alberto Bazzano, ha ringraziato il dott. Remotti omaggiandolo con il gagliardetto del club e alcune bottiglie di pregiato vino astigiano, simbolo dell’eccellenza del territorio.

Redazione

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