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Cronaca | 23 gennaio 2025, 07:52

"Inquietante che l'Ordine degli psicologi esprima giudizi diffamatori su una vicenda ancora sub judice"

L'avvocato dell'insegnante teatrale accusata di esercizio abusivo della professione di psicologo e psicoterapeuta replica alle considerazioni del presidente regionale dell'Ente, costituitosi parte civile

Il palazzo di Giustizia di Asti

Il palazzo di Giustizia di Asti

Le dichiarazioni del dottor Giancarlo Marenco, presidente dell'Ordine degli psicologi del Piemonte (CLICCA QUI per rileggerle), in merito alla costituzione di parte civile dell'Ordine nell'ambito di un procedimento giudiziario che vede imputata un'insegnante teatrale astigiana, chiamata a rispondere di esercizio abusivo della professione di psicologo e psicoterapeuta, hanno innescato una pronta replica da parte dell'avvocato difensore della donna.

Sintetizzando, il dottor Marenco aveva sottolineando la necessità di tutelare la collettività di fronte a presunti abusi della professione, esprimendo forte preoccupazione per l'operato dell'insegnante, che, senza alcuna abilitazione, avrebbe agito come "terapeuta" durante i corsi di recitazione, arrivando a indurre (come riportato nei capi d'accusa che le vengono contestati dalla Procura) giovani allievi, inclusi alcuni minorenni, a rievocare traumi della propria vita, compreso un episodio di violenza sessuale. Attività che la pubblica accusa e il presidente dell'Ordine ritengono manipolatorie e attuate con modalità tipiche di una "setta", provocando nelle persone coinvolte danni psicofisici quali attacchi di panico e isolamento

La risposta dell'avvocato Giulia Occhionero, difensore dell'imputata, è giunta per tramite di una lettera inviata alla nostra Testata, nella quale la legale, riprendendo i termini utilizzati dal dottor Marenco, ha definito "inquietante" e al contempo "importante per tutelare la collettività", il fatto che il presidente di un Ordine professionale "pronunci giudizi così definitivi e condannatori in merito a condotte che non sono state ancora oggetto di valutazione da parte della magistratura", preferendo affidarsi a dichiarazioni accusatorie di un gruppo - "peraltro circoscritto", sottolinea l'avvocato Occhionero - di persone.

L'avvocato conclude il suo intervento precisando che lei e la sua cliente avevano deciso di non rilasciare alcuna dichiarazione ritenendo che "i processi si debbano celebrare nelle aule di giustizia e non sui giornali", ma che non potevano rimanere indifferenti di fronte alle dichiarazioni del dottor Marenco: "in quanto provenienti da una figura che riveste un ruolo istituzionale di rappresentanza nei confronti della collettività".

Gabriele Massaro

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